Maxi operazione contro i furbetti del Rdc: 5.000 irregolarità e 20 milioni di euro sottratti 

Francesco Corbisiero

Le indagini, portate avanti in cinque regioni del centro-sud, aggiornano la statistica delle frodi legate alla percezione del sussidio. E riportano la misura al centro della bagarre politica, a pochi giorni dalle modifiche approvate in Consiglio dei ministri

Circa 3.484 persone denunciate per aver percepito circa 20 milioni di euro in modo indebito. A far emergere questi numeri è stata l’indagine portata avanti dal 1° maggio al 17 ottobre dal comando interregionale dei Carabinieri Ogaden, con sede a Napoli e con giurisdizione in cinque regioni, che ha portato stamattina a una maxi operazione in Abruzzo, Molise, Campania, Puglia e Basilicata contro i cosiddetti “furbetti” del reddito di cittadinanza. Nel complesso, le irregolarità registrate ammontano a 4.839 casi.

 

Più di qualcuno aveva allargato o ristretto il proprio nucleo familiare pur di ricevere il sussidio, altri non avevano dichiarato al fisco beni di proprietà mobili o immobili, altri ancora svolgevano lavori in nero o avevano spostatola residenza propria o altrui. Nella galassia di persone denunciate è possibile trovare di tutto: parcheggiatori abusivi, rapinatori, truffatori, lavoratori irregolari e addirittura membri della criminalità organizzata, persone irreperibili e finti nullatenenti.

 

Solo nell’ultimo anno, per lo stesso illecito, circa 9.247 persone sono state deferite all’autorità giudiziaria, metà delle quali già note alle Forze dell’ordine per altri motivi, per un totale di 40 milioni di euro distolti dalle casse dell’erario a partire dal 1° gennaio a oggi. 

 

La statistica, allarmante, ha riportato al centro del dibattito l’efficacia dei criteri per l’assegnazione del sussidio in un momento in cui la misura è in procinto di essere modificata dal governo Draghi

 

In un post pubblicato sulla sua pagina Facebook il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte interviene sulla vicenda ricordando come il suo partito abbia “già sollecitato e ottenuto nuovi interventi nella legge di bilancio per controlli più rigidi e una prevenzione più efficace”. E continua a difendere il provvedimento, approvato durante la sua prima esperienza da presidente del Consiglio della maggioranza gialloverde: “I truffatori e i delinquenti fanno un torto al Paese e a chi ha veramente bisogno di questo strumento in un momento di grande difficoltà economica”.

 

 

La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni prova a mettersi alla testa dei chi, invece, preferirebbe tout-court l’abolizione dell’assegno. Sempre su Facebook, rivendica l’opposizione alla misura: “Non abbiamo mai votato questa follia targata M5s-Pd e continuerà a sostenere l'abolizione di questa misura insensata”. E approfitta dell’occasione per attaccare l’esecutivo: “Draghi persevera nell’errore e continua a sostenere il Rdc rifinanziandolo in manovra”.