Edward Luttwak (foto LaPresse)

Luttwak, il sosia della sorella di Kim. O di Stella & Rizzo

Maurizio Crippa

Dal football americano allo ius soli, passando per il M5s. L'intervento del politologo alla Zanzara 

"Questo cosiddetto sport con gli elmetti che si basa sullo scontro fisico causa danni al cervello ai giocatori, e le loro posizioni politiche dimostrano che i danni sono acuti, con casi di demenza". E detto da uno che ha passato la vita a giocare con i soldatini e gli elmetti, più che un basso insulto vagamente suprematista ai giocatori di football americano suona come il più disarmante dei lapsus, che sono sempre delle autodiagnosi. “Il Papa? Vada ad abitare ad Avignone, così l’Italia sarà finalmente libera”. “Il Papa non deve parlare di ius soli, si occupi del territorio del Vaticano. Lui invece parla di territorio italiano, sul quale non ha diritto di parlare perché non è un cittadino italiano”. E detto così, alla garibaldina, non sarebbe venuto in mente nemmeno a Gotti Tedeschi. Ma almeno il baldanzoso banchiere è italiano, lui invece è americano, e potrebbe anche starsene contento così, invece di agitarsi in indecorose invasioni di campo. Ma a questo punto il dubbio che a parlare alla “Zanzara” non sia Edward Luttwak, ma il sosia della sorella di Kim Jong-un, inizia a serpeggiare. Ma poi il luminare della politologia se ne esce dicendo che “il Movimento di Grillo ha catturato il sostegno di tanti italiani e di tanti giovani che vogliono cambiare l’Italia. Poi questo tizio, questo comico, Beppe Grillo, ha preso questo grande consenso, l’ha messo in una bottiglia e l’ha buttato via. Vada in pensione”. Ecco, qui la certezza che lui, Stella & Rizzo siano la stessa persona, diventa realtà.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"