Ma Settis come l'avrebbe gentrificato, Charlottenburg?

Maurizio Crippa

Quella del Fatto sembra l’invettiva di un imam contro “la rovina chic dei centri storici”

Il giorno dopo che un tir ha fatto esplodere uno dei meglio quartieri storici di Berlino, città tra le più gentrificate degli ultimi decenni, forse un intervento di Salvatore Settis (il Fatto) che sembra l’invettiva di un imam contro “la rovina chic dei centri storici” ce la potevamo risparmiare. Ma si sa, Settis acchiappa, si finisce per leggerlo. Perché cavalca l’attualità: “Le nostre città si tramutano in agglomerati di periferia”. Ci facevo i temi alle elementari. Ma soprattutto, è quell’idea che il cancro che divora i centri storici è la “gentrification”, che magari è davvero un brutto modo per dire che si ristruttura male e poi arrivano un sacco di pirla con lo spritz e la city car, ma sostenere che la vera rigenerazione urbana è fare delle viuzze “il vivo scenario di una democrazia futura”, è il mercatino di Natale delle banalità. Settis come l’avrebbe ristrutturato, Charlottenburg? Con l’art. 9 della Cost.?

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"