Il segretario di stato americano, John Kerry (LaPresse)

John Kerry non tentenna più: "In medio oriente è in atto un genocidio contro i cristiani"

Matteo Matzuzzi
Il numero uno della diplomazia americana riconosce il genocidio in atto contro cristiani, yazidi e sciiti in Siria e Iraq. Solo un paio di settimane fa la Casa Bianca diceva che non si poteva parlare di genocidio, mancando la necessaria "determinazione legale".

Roma. Il segretario di stato americano, John Kerry, ha sciolto la riserva: "Lo Stato islamico è responsabile di genocidio nei riguardi di popolazioni che si trovano nelle aree sotto il suo controllo, inclusi gli yazidi, i cristiani e gli sciiti". L'annuncio è stato dato al Dipartimento di stato, nell'ultimo giorno disponibile stando al termine fissato dal Congresso affinché l'Amministrazione decidesse in merito. Kerry ha parlato di "crimini contro l'umanità" commessi dai miliziani jihadisti dell'Isis.

 



 

L'annuncio giunge a sorpresa, soprattutto per quanto il portavoce del Dipartimento di Stato, John Kirby, aveva detto solo lunedì sera, dopo il via libera della Camera dei Rappresentanti alla risoluzione che definiva "genocidio" quanto avviene tra Siria e Iraq anche a danno delle popolazioni cristiane: "Quanto approvato non è vincolante ed è improbabile che se ne tenga conto". Una posizione, quella di Kirby, in linea con quanto affermato dal portavoce della Casa Bianca, John Earnest, a inizio marzo: "L'uso della parola genocidio comporta una vera determinazione legale che al punto in cui ci troviamo non c'è".

 

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  • Matteo Matzuzzi
  • Friulsardo, è nato nel 1986. Laureato in politica internazionale e diplomazia a Padova con tesi su turchi e americani, è stato arbitro di calcio. Al Foglio dal 2011, si occupa di Chiesa, Papi, religioni e libri. Scrittore prediletto: Joseph Roth (ma va bene qualunque cosa relativa alla finis Austriae). È caporedattore dal 2020.