Tiziana Siciliano (foto LaPresse)

Un formidabile spot contro la separazione delle carriere

Massimo Bordin

Due pm e la stessa frase: "Io qui rappresento lo Stato". Parallelo tra Ilda Boccassini e Tiziana Siciliano

“Io qui rappresento lo Stato”. Può capitare di fissarsi su una frase sentita in un contesto complesso, perfino drammatico, denso di argomentazioni contrapposte e di mettere da parte per un momento Marco Cappato, il diritto a una morte dignitosa e tutto l’innegabile groviglio che ne deriva, per domandarsi in quale altro processo e da quale altro pubblico ministero si era sentita la stessa frase. Interrogata per ore, alla fine la memoria ha risposto: a pronunciare le stesse parole era stata Ilda Boccassini, nello stesso palazzo di giustizia. Il tono della pm Tiziana Siciliano mentre chiedeva l’assoluzione di Cappato era commosso, un po’ pacato e un po’ solenne, quello della dottoressa Boccassini, mentre affrontava uno scontro procedurale con la difesa in un processo per corruzione, era assertivo, secco, quasi strizzato. Le parole però erano uguali, almeno all’inizio, perché il pm Boccassini pensò di sostanziare il concetto rivolgendosi agli avvocati : “Io qui rappresento lo Stato, voi dei delinquenti”. I legali non apprezzarono e ovviamente avevano tutte le ragioni. Eppure il parallelo, sicuramente sghembo, fra le due affermazioni, inizialmente identiche, può portare a pensare che se accusa e difesa si devono confrontare alla pari, la concezione di Boccassini è almeno più lineare. Detto altrimenti, la requisitoria del pm Tiziana Siciliano è stata sicuramente importante per l’affermazione di un diritto ma anche un formidabile spot contro la separazione delle carriere.

Di più su questi argomenti: