Il premier Giuseppe Conte oggi ad Assisi (Foto LaPresse)

Il governo del popolino

Massimo Bordin

Il premier Conte prevede "un anno bellissimo" e molti autorevoli editorialisti sono convinti che alla fine tutto andrà bene, com'è sempre successo. Ma stavolta la situazione è diversa 

Quello che sta succedendo in questi giorni è senza dubbio la foto di un paese allo sbando. Quello che più colpisce è la logica di molti autorevoli editoriali che pur descrivendo un quadro generale molto vicino all’apocalisse finiscono per far filtrare nel lettore la sensazione che in ogni caso alla fine tutto si aggiusterà. Come del resto sempre è successo. Si può finire per convincersi che questo è il rischio maggiore che stiamo correndo: la sfida insensata al calcolo delle probabilità. Lo stellone che esorcizza il deficit. Del resto qualcuno che non è un passante ma il presidente del Consiglio ha vaticinato lo svolgimento di un anno “bellissimo” dando per di più a molti la sensazione di essere seriamente convinto di un pronostico così azzardato. Cosa può sostenere una previsione simile se non l’incrollabile fiducia in una sorta di arcano scudo di protezione? In fondo, se fosse così sarebbe la riprova che il “governo del popolo” è in realtà quello del popolino che alla fine pensa che tutto finirà bene.

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