Bandiera Bianca

Dovremmo reintrodurre il dress code nelle scuole. Per gli insegnanti, però

Antonio Gurrado

Sulla professoressa che si è presentata in una scuola di Pavia con una t-shirt inneggiante all'estensione della Palestina "from the river to the sea", il problema è a monte: chi ritiene opportuno fare lezione in maglietta?

Tutta colpa del dress code. Da Pavia è fugacemente trapelata una notizia – poi sopraffatta da altre più gravi – sulla professoressa che si è presentata a scuola con una maglietta inneggiante all’estensione della Palestina from the river to the sea; con conseguente indignazione di un’alunna israeliana, con altrettanto inevitabile polemica, nonché con la sua buona percentuale di indigeni intenti a mormorare privatamente che alla fin fine era colpa della ragazza. Vabbè, ormai non ci sorprende più.

A monte però, prima ancora di chiederci se uno studente debba farsi andare bene qualsiasi mattana di un docente, prima ancora di metterci a ponzare spericolatamente su questioni di geopolitica, prima ancora di notare che una maglietta inneggiante all’estensione di Pavia from the river to the sea avrebbe causato un certo scorno in chi abita fra Borgo Ticino e Genova; bene, prima di tutto questo, la vera questione è: ma c’è gente che va al lavoro in maglietta? Gente che per far lezione non ritiene opportuno mettersi non dico una camicia ma almeno un maglioncino monocromo, toh a righe o a rombi, per non dire un blazer pour lui e un tailleur pour elle? Qui si finisce a dover dare ragione a quei passatisti che invocano la reintroduzione della divisa a scuola, della giacca con lo stemma, del grembiulino bianco o azzurro. Per gli insegnanti, però.

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