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Bandiera Bianca

In Italia non si fanno figli perché non si ha il coraggio di scegliere

Antonio Gurrado

Il rapporto dell'ufficio studi Coop ha fatto scalpore perché dice che più di metà degli italiani riproducibili non vuole riprodursi. A guardare le motivazioni specifiche esce fuori il ritratto di una nazione rinunciataria e molle

È un guaio, certo, che il 51 per cento degli italiani in età sensatamente fertile (28-40 anni) dichiari di non volere un figlio: per questo il rapporto dell’Ufficio studi Coop sulle aspettative patrie per il 2024 ha fatto scalpore. Avrebbe fatto ancora più scalpore, tuttavia, se ci si fosse concentrati sulle motivazioni specifiche, ma proprio precise precise, per cui più di metà degli italiani riproducibili non vuole riprodursi. Temo infatti che in pochi, molto pochi, avrebbero indicato la via dorata dell’edonismo, proclamando che a fare un figlio non ci pensano nemmeno poiché preferiscono spendere altrove i tanti soldi che costa: comprare la barca, viaggiare spesso, ubriacarsi ogni sera, tutte e tre le cose. No, la nazione rinunciataria e molle che emerge dal rapporto – la nazione “low budget” che vorrebbe andare a vivere all’estero ma sa già che non è possibile, vorrebbe comprare casa ma sa già che non è possibile, vorrebbe cambiare lavoro ma sa già che non è possibile – dà l’idea di non far figli per scarsa convinzione, per troppa timidezza; perché pensa che non sia il momento, teme di non stare ancora con la persona giusta, immagina che in futuro ci saranno altre opportunità, aspetta di organizzarsi e poi vediamo. L’Italia non è una nazione che sceglie di non far figli, come sarebbe anche giustificabile razionalmente; non fa figli perché non sceglie, e intanto invecchia.

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