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Bandiera Bianca

Tutti i successi ottenuti da Ancelotti dimostrano l'inutilità della laurea

Antonio Gurrado

La grande carriera del futuro allenatore del Brasile. Alla consegna della laurea honoris causa in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate, da parte dell'università di Parma, si commuovono tutti

Mi sarei commosso anch’io, ieri, alla consegna della laurea honoris causa in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate a Carlo Ancelotti, neo-dottore dell’Università di Parma. Si è commosso Ancelotti stesso, presentando la propria lectio in toga e tocco. Si è commossa la platea, che gli ha tributato un applauso caloroso come un lungo abbraccio.

Si è commosso il maestro Arrigo Sacchi, seduto in prima fila con le lacrime agli occhi, sentendosi ringraziare ed elogiare dall’uomo che aveva scelto come perno del suo Milan rivoluzionario, nonostante che uscisse da un grave infortunio, e poi come viceallenatore della Nazionale, nonostante che non avesse ancora esperienze in panchina. Ci aveva visto giusto, l’Arrigo: da calciatore, Ancelotti inanella tre scudetti, quattro coppe Italia, due coppe dei campioni e altri trofei vari ed eventuali. Da allenatore, ecco quattro Champions league, uno scudetto, i titoli di campione di Francia, Spagna e Germania, una coppa d’Inghilterra, più altri trofei vari ed eventuali, in attesa di partire per allenare il Brasile e diventare eroe dei due mondi.

Ecco, a fronte di tutti questi successi mietuti nel campo dello sport, o meglio delle Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate, tutto senza uno straccio di pezzo di carta, anche io mi sarei commosso. A vedere gli accademici convinti che la laurea serva a qualcosa.

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