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BANDIERA BIANCA

Cosa non considera il Papa quando dice che l'uomo può distruggere la natura

Antonio Gurrado

A leggere la nuova esortazione apostolica di Francesco viene un dubbio: ma non era Dio a poter creare e distruggere il mondo? 

Lodiamo Dio, ci mancherebbe altro, però a leggere i resoconti sulla nuova esortazione apostolica del Papa – più che esauriente Matzuzzi in prima pagina sul Foglio di oggi – mi è sorto un dubium: ma tutto questo dire che l’uomo è il colpevole della distruzione della natura, questo attribuire all’attività umana la responsabilità di catastrofi e cataclismi, questo arrogare all’uomo l’esercizio di una facoltà apocalittica da far tremare le vene e i polsi, non sminuisce appena appena un principio piuttosto assodato del Cristianesimo, ossia che Dio ha creato il mondo e Dio lo distruggerà? Almeno, così mi sembra scritto all’inizio e alla fine della Bibbia. Poi il libro di Giobbe dice chiaro e tondo che, se da Dio abbiamo accettato il bene, da Dio dobbiamo accettare anche il male. Infine, personalissimo timore, non è che Dio legge quest’esortazione apostolica, scopre che siamo talmente presuntuosi da metterci a suo pari, si sente insultato anziché lodato, ci dà una schicchera con una falangetta e allora sì che sono guai? Non so davvero, chiedo per sapere; d’altronde Sant’Agostino diceva che non può capire Dio l’intelletto umano che già fatica a capire sé stesso.

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