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Bandiera bianca

Macron dice che “la folla non ha legittimità”. Ma poi ritratta. Peccato

Antonio Gurrado

Il commento del presidente francese dopo le proteste contro la sua riforma delle pensioni poteva farlo iscrivere all'albo dei grandi aforisti, da Maria Antonietta a Napoleone fino a De Gaulle

Ieri Macron ha fatto una cosa giusta e una sbagliata. Quella giusta è stata commentare a mezza bocca le manifestazioni sulla riforma pensionistica con un incontestabile “La folla non ha legittimità”. La cosa sbagliata, invece, è stata correggere il tiro e ritrattare, dire che non voleva, non intendeva, era stato frainteso. Male. Quelle parolette brevi sono uno sferzante concentrato di realismo politico, sfacciata sprezzatura e noncuranza un po’ snob, che lo colloca nel solco delle frasi che i grandi francesi sanno pronunciare come se tirassero sberle: “Guai ai vinti”, “Se non hanno pane, mangino brioche”, “Parigi val bene una messa”, “Lo stato sono io”, “Uccideteli tutti, Dio riconoscerà i suoi”, “Dio me l’ha data e guai a chi me la tocca”, “Far fuori tutti gli imbecilli? Vasto programma”.

  

Ieri Macron ha fatto una cosa giusta ma ha perso l’occasione per farne una migliore: rivendicare la frase e passare alla storia, venendo citato nell’olimpo delle frasi celebri al fianco di Brenno e di Maria Antonietta, di Enrico IV e di Luigi XIV, di Napoleone e di De Gaulle.

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