(foto Ansa)

bandiera bianca

La campagna elettorale e i segnali inequivocabili di demenza

Antonio Gurrado

Secondo una ricerca dell'Università di Birmingham, l'insorgere della malattia è legato alla frequenza di incubi negli uomini di mezza età. Un po' di indizi delle ultime settimane che sembrano confermare questa teoria (ma al contrario)

Una ricerca dell’Università di Birmingham ha rilevato come la frequenza di incubi negli uomini di mezza età sia inequivocabilmente connessa alla demenza. Pare infatti che sogni spaventosi o raccapriccianti, angoscianti o repellenti, indichino nella popolazione fra i 35 e i 60 un livello di stress intellettivo che prelude a un inevitabile, benché ancora incipiente, tracollo. Bella notizia per me che già sono un catorcio quarantenne che tossisce polmoni e ci sente poco e ci vede così così e digerisce in settimana e scrive per intervalla insaniae.

Inoltre, non so voi, ma da qualche tempo mi capita di sognare cose terribili, gente che strilla in spagnolo, pupazzi manovrati dai russi, vegliardi che ammazzano insetti su TikTok, vaiasse innamorate che inneggiano ad avvocati del popolo, piccoli masanielli di destra e di sinistra sospinti al 3% da masse imperscrutabili ma inarrestabili, Di Maio che si candida col Pd… Tutti incubi che, secondo l’autorevole ricerca dell’Università di Birmingham, sono segno inequivocabile di demenza. Non la mia, però.

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