(foto Ansa)

bandiera bianca

Sull'utero in affitto ha ragione Nunzia De Girolamo

Antonio Gurrado

L'ex parlamentare ha detto che qualora la pratica diventasse legale le donne di Scampia si metterebbo a spacciare uteri piuttosto che hashish. Tutti si sono indignati, ma dov'è lo scandalo?

Non so più a quale partito appartenga Nunzia De Girolamo ma sicuramente è lo stesso mio, se consideriamo la questione dal versante dell’etica anziché della politichetta. È il partito di chi è convinto che le persone, se sono poste in condizione di fare del male, il più delle volte lo fanno. Come scriveva Pio V, che sicuramente nulla aveva a che vedere con Nunzia De Girolamo, “homo a natura pronus magis ad malum quam ad bonum”. Ordunque grande scandalo hanno suscitato le parole espresse da Nunzia De Girolamo in base a questo principio, cioè che con l’utero in affitto capace che le donne di Scampia si mettano a spacciare uteri anziché hashish. E sono insorti gli assessori al Welfare, i parroci di frontiera, le associazioni impegnate nel sociale: tutti appartenenti al partito avverso, quello secondo cui le persone, se sono poste in condizione di fare del male, non lo fanno, anzi, è offensivo il solo pensarlo.

Certo, resta il mistero del perché allora non viviamo nel paradiso terrestre, dentro e fuori Scampia, ma è una questione metafisica di poco conto. Mi preme di più apprezzare l’eleganza di Nunzia De Girolamo, che ha promesso di andare a scusarsi a una a una con le donne di Scampia per aver osato pensar male di loro. Se necessario, sono pronto ad accompagnarla anch’io; a patto però che, qualora invece la fosca previsione di Nunzia De Girolamo dovesse avverarsi, gli assessori al Welfare i parroci di frontiera le associazioni impegnate nel sociale vengano a scusarsi con lei, con me, e pure con Pio V.

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