“Another Self Portrait” e il gioco sottile di riascoltare una melodia detestata dai soliti ricercatori “Che diavolo è questa merda?”, tuonò il riveritissimo critico americano Greil Marcus nell’attacco della recensione di “Self Portrait”, l’album di Bob Dylan più controverso, attaccato e inviso all’ala oltranzista dei suoi fan, perennemente preoccupati delle novità e dei movimenti non annunciati della sua creatività, per non parlare degli scholar compattati attorno alla sua produzione, che a quel punto arrivava già al decimo album. Stefano Pistolini 03 SET 2013
I dischi di due artisti nati nel 1994 e il futuro della canzone che è ancora pieno di geni King Krule e Earl Sweatshirt. C’è tanta vita all’epoca dei teenager, non ascoltate le maldicenze di quelli che “le cose non sono come quelle di una volta” Stefano Pistolini 27 AGO 2013
La querelle dei puritani contro “Blurred Lines” di Robin Thicke incorona il vero disco dell’estate Mai dire mai. Un paio di mesi fa ci eravamo sbilanciati, pronosticando che nel territorio dei tormentoni estivi quest’anno non ci fosse competizione, con quella matematica “Get Lucky” dei Daft Punk – in compagnia del redivivo Neil Rodgers e del geniale fringuello Pharrell Williams – destinata a concorrere in un campionato a parte, tanta era l’ipnotica perfezione del pezzo. di Stefano Pistolini Stefano Pistolini 20 AGO 2013
Il maestro del gulasch rimarrà qui con quei dischi che puntavano dritto dritto in camera da letto Una cosa che temevo cominciando questa rubrica era l’effetto-necrologio. Bastava un rapido calcolo per capire che la storia del rock, pop, jazz e dintorni stava rapidamente scivolando verso il momento degli addii, insomma che, a parte qualche prematuro scavezzacollo che s’era levato di torno in largo anticipo, a un certo punto sarebbero arrivate a fare i conti con decenni di stravizi e vite vissute pericolosamente, vere e proprie legioni di artisti, alcuni famosissimi altri meno. di Stefano Pistolini Stefano Pistolini 13 AGO 2013
Nuove band e vecchi motivi. L’indie rock che attira, i rituali noiosi, i modelli che mancano Accidenti, che diavolo sta succedendo tra il sottoscritto e la musica indipendente – che sia americana, tremendamente inglese e poi anche quella nostrana e tricolore? Sono ormai un bel po’ di mesi che semplicemente non la sopporto più. di Stefano Pistolini Stefano Pistolini 06 AGO 2013
Quando Foster Wallace e socio cercavano brividi (e sberle) nella musica rap Una storia del secolo scorso. Due twentysomething, dopo aver diviso la stanza al campus di Amherst, decidono di prolungare la loro endless summer della giovinezza andando ad abitare insieme a Boston. Uno si sta faticosamente trasformando in un avvocato (riuscirà nell’impresa a intermittenza, perché la vocazione repressa di fare lo scrittore alla fine avrà la meglio) e si chiama Mark Costello. L’altro, invece, pare già rassegnato a un futuro da intellettuale che l’avrebbe portato a un’ondeggiante vita per lo più squattrinata, ma fortunatamente punteggiata dalla pubblicazione di alcuni dei suoi torrenziali, stravaganti scritti. Il suo nome era David Foster Wallace. Stefano Pistolini 31 LUG 2013
La virtualità del mondo discografico cambia la struttura di Internet, YouTube compreso Ci siamo? Forse. Perlomeno un altro strappo arriverà da questa nuova idea. Il soggetto è il ripensare radicalmente l’industria musicale e riorganizzarne gli sbocchi commerciali, l’offerta di prodotti e le regole di circolazione, una volta che la discografia ormai è ufficialmente deceduta e, le sue logiche, le sue modalità e le sue pretese appartengono a un passato remoto che non solo è estraneo alla maggioranza dei nuovi consumatori, ma a loro è addirittura sconosciuta. Stefano Pistolini 30 LUG 2013
Perdonare una volta si può, ma due? Tornano i Clintonistas? Torna la scivolosa moralità politica Lewinsky-style? Nell’unico posto al mondo dove “Sex and The City” sembrò attendibile, New York, davvero gli elettori chiamati a scegliersi un nuovo sindaco sorvoleranno sui vizietti del candidato Anthony Weiner? Chi dice di sì constata che al momento è lui a essere in testa ai sondaggi, nonostante la nuova ondata scandalistica, con le foto sconvenienti in rete, la ventenne rimorchiata online e la tragicomica conferenza stampa al fianco della consorte Huma. Un puro momento di teatro trash e del resto il governatore Cuomo s’affretta a spiegarci che New York è la città dei grandi istrioni, o no? Peduzzi Scandalo a New York Stefano Pistolini 25 LUG 2013
Il rantolo di Detroit Quando il miglior giocatore di pallacanestro italiano, Gigi Datome, è stato messo sotto contratto da una franchigia Nba, i Detroit Pistons, tutti abbiamo evocato il sogno americano. Beh, il sogno che Datome troverà ad aspettarlo al Metropolitan Airport, somiglia a un incubo. La città ha dichiarato bancarotta, schiacciata non tanto dal disavanzo di bilancio (120 milioni di dollari) ma dal mostruoso, esponenziale debito consolidato di 20 miliardi nei confronti di 100 mila creditori. Kevyn Orr, il commissario che ha supervisionato l’agonia della città, giovedì ha ufficializzato il più importante fallimento di una città nella storia economica degli Stati Uniti. Stefano Pistolini 20 LUG 2013
Una giuria di sole donne A posteriori, riesaminando gli interpreti e il contesto della tragica morte di Trayvon Martin e il processo penale che ne è scaturito, il verdetto emesso sabato scorso dalla giuria che ha definito “non colpevole” George Zimmerman appare fatalmente scontato. La vicenda, infatti, già conteneva quasi in modo esemplare, gli elementi necessari a dar luogo a una simile rappresentazione e, di conseguenza, a eccitare dibattiti e contrasti sociali all’indomani della sentenza. La risonanza del caso è stata amplificata dalla maniacale copertura mediatica del processo: grandi network, talk show, stampa e Web gli hanno dedicato un’attenzione che non si vedeva dai tempi di O.J. Simpson, con la complicità delle laconiche cronache provenienti da uno scenario politico depresso e da andamenti economici insicuri. Stefano Pistolini 15 LUG 2013