Li Hejun

Li Hejun, il nuovo uomo più ricco di Cina, è in una bolla pazzesca

Redazione

Il regno di Jack Ma come uomo più ricco di Cina è durato solo pochi mesi, scalzato da un nuovo re.

Roma. Il regno di Jack Ma come uomo più ricco di Cina è durato solo pochi mesi.  Il creatore di Alibaba era balzato in testa a tutte le classifiche a settembre, dopo il debutto in Borsa stellare della sua compagnia. Alibaba ha fatto la ipo più ricca di tutta la storia americana, e Jack Ma ha guadagnato decine di miliardi di dollari. Jack Ma ha sempre detto che non è felice della sua fortuna, che ne vuole dare metà in beneficenza, ma non ha fatto in tempo ad abituarsi al nuovo ruolo di più ricco di Cina che già il primato gli era stato scippato. Questa settimana il magazine cinese Hurun Report (che ha una storia interessante, il suo editore è un imprenditore lussemburghese, Rupert Hoogewerf, che ha fatto fortuna in Cina e ha chiamato la rivista con il suo nome cinese, Hú Rùn) ha pubblicato la lista degli uomini più ricchi del paese, che in Asia vale quanto quella di Forbes, e Jack Ma era solo terzo. Il secondo è il capo del grande conglomerato edile Dalian Wanda, una potenza storica del capitalismo cinese, ma il primo in classifica ha suscitato perplessità anche tra molti addetti ai lavori.

 

Li Hejun, ecco il nome del nuovo re, è un semisconosciuto che ha avuto un successo eccezionale  in un campo dove nessuno prima di lui era mai riuscito ad ammassare fortune così grandi (per la cronaca, 26 miliardi di dollari), quello dell’energia solare e dei pannelli fotovoltaici. La sua compagnia, Hanergy Group, è il più grande produttore di pannelli solari del mondo per valore di mercato. Gli ambientalisti hanno esultato alla notizia, il successo di Li Hejun, dicono, dimostra che le energie rinnovabili sono il futuro non solo del pianeta, ma anche dell’economia di mercato. Ma le ricchezze stratosferiche del signor Li, hanno mostrato molte inchieste giornalistiche recenti, nascondono più di un mistero.

 

Li Hejun è nato nel 1967, viene dalla provincia meridionale del Guangdong e ha umili origini. Nessun padrino politico, nessuno che lo spingesse nel mercato altamente clientelare della Cina. Dopo la laurea, si è arricchito con la costruzione di dighe per l’energia idroelettrica e poi ha fondato Hanergy, che per i suoi pannelli usa la tecnologia “thin film”. La compagnia era ben avviata, ma il giro di business era ancora modesto. Poi, nel 2014, Hanergy è decollata.

 

[**Video_box_2**]Tutto inizia con la Hanergy Thin Film, Htf, una filiale dell’Hanergy Group quotata alla Borsa di Hong Kong. Nel 2014, Htf ha quasi quadruplicato il suo valore di mercato, in un momento in cui tutti i concorrenti faticano a rimanere in attivo, e ha spinto l’Hanergy Group a diventare la prima compagnia fotovoltaica per valore anche se è solo la decima al mondo in quanto a produzione. Il mistero, secondo il Financial Times che su Hanergy ha pubblicato un reportage fantastico la settimana scorsa, sta nelle “pratiche non convenzionali” usate da Li Hejun per il suo business. Secondo il Ft, Htf vende direttamente alla casa madre il 73 per cento dei componenti che produce, e la casa madre rivende poi a Htf parte di questi componenti come prodotti finiti. Hanergy Group, inoltre, ha nove fabbriche aperte in Cina, ma il loro livello di produzione è infinitamente basso rispetto alle potenzialità, e le loro vendite coprono appena un decimo delle spese effettuate per comprare componenti dalla filiale Htf. L’output di produzione dell’Hanergy Group, ha scritto di recente un analista ripreso dal Ft, “sarebbe sufficiente per coprire (di pannelli solari) un piccolo stato europeo”, ma “quasi nessun pannello Hanergy è stato mai visto allo stato brado”. Come a dire: Hanergy guadagna ma non produce, e dietro al suo balzo impressionante c’è un mistero da risolvere. A questo bisogna aggiungere vendite milionarie a compagnie sospettosamente sconosciute, e il quadro delle fortune di Li Hejun preoccupa. Lui, di recente, ha scritto un libro di discreto successo per raccontare la terza rivoluzione industriale portata dalle rinnovabili. Ma intanto il suo trono di più ricco di Cina già traballa.

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