Murdoch spezza la depressione-Brexit e celebra l’evasione dall’Ue (siamo fuori!) Il capo di News Corp esulta al Times Ceo Summit. E ribalta la visione corrente: questa uscita è “wonderful” e il mondo è pieno di possibilità di crescita da afferrare. 29 GIU 2016
Chi osa sfidare Corbyn-che-non-molla? Il Labour (ri)cerca la svolta liberale Il leader laburista sfiduciato alla grande dai suoi parlamentari non se ne va. Dove finiranno i voti del partito? 28 GIU 2016
Dietro la disfatta di Corbyn c’è il film della sinistra anti sistema Il Labour si divide tra i paladini del leader e gli urlatori che lo vogliono a casa. La resa dei conti. Il primo atto dell'implosione politica inglese. 27 GIU 2016
E adesso? Londra prova a dare un’unità di misura al costo della Brexit Cameron si dà tre mesi per trovare un sostituto e gestire il negoziato con l’Ue. Le colpe del Labour e il Regno a pezzi. 24 GIU 2016
Premier leave Cameron ha annunciato che si dimetterà. Tra tre mesi, in tempo per la conferenza di partito che si tiene ai primi di ottobre a Birmingham, ci sarà un nuovo leader a guidare il governo e soprattutto a guidare il negoziato della Brexit. 24 GIU 2016
Il populismo è come un’anestesia, a un certo punto ci si sveglia Nel suo articolo sul Financial Times, John Paul Rathbone ha allentato la morsa del catastrofismo che ci stringe tutti. C’è un gran disordine mondiale all’ombra di scelte “epocali”. Ma pure il populismo si stanca. Ecco come. 24 GIU 2016
Il buio dopo la Brexit Il giorno dell’indipendenza degli inglesi dall’Unione europea è sorto, la Brexit ha vinto, dopo 43 anni il matrimonio tra Regno Unito ed Europa è finito. I sondaggi sbagliati, l'esultanza di Farage e il futuro incerto di Cameron. Che cosa succederà adesso. 24 GIU 2016
Anche tra i media inglesi inizia un regolamento di conti Ecco quel che resta del grande scontro tra giornali e televisioni inglesi, tra i cocci e un tifo scatenato – di Paola Peduzzi 23 GIU 2016
Nel panico da vigilia, tra ansia e ultimi morsi, tutto diventa “irreversibile” I sondaggi mostrano un testa a testa brutale da tempo. Ora però, a sentir parlare i direttori degli istituti di sondaggio principali, c’è un pregiudizio positivo nei confronti del “remain”. Tra i leader politici, tutto quel che pareva negoziabile, o almeno opinabile, è diventato immutabile. Chi è fuori è fuori. 23 GIU 2016