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Due paginette insanguinate: “Sono fiero di aver ucciso Theo van Gogh”

Abbiamo ottenuto in esclusiva in Italia una copia della lettera che l’assassino di Theo van Gogh, Mohammed Bouyeri, ha fatto uscire dal carcere in risposta a un gruppo islamico francofono stanziato in Belgio (qui sono riprodotte le due pagine della missiva, citata dal quotidiano olandese Algemeen Dagblad). Bouyeri sta scontando l’ergastolo nel carcere di Nieuw Vosseveld, uno dei penitenziari di massima sicurezza in Olanda. Leggi la lettera in esclusiva di Mohammed Bouyeri

17 LUG 2010

La fortezza di Gerusalemme

Alla tomba della matriarca biblica Rachele si arriva superando una guardiola di militari israeliani che vigilano sulle poche automobili che si avventurano verso questo magnete blindato dell’identità religiosa d’Israele. La tomba, che da fuori sembra più un fortino sotto assedio, è oggi uno dei luoghi più protetti di tutto Israele. C’è silenzio e quiete, ma una visita qui dà la sensazione di che cosa lo stato ebraico debba fare per proteggersi nel caso di una nuova Intifada nei Territori. Leggi la prima puntata del reportage - Leggi la seconda puntata

11 LUG 2010

La capitale in attesa del fuoco

Fertile, calda e umida è la pianura che porta alla città di Sderot. Finisce improvvisamente la vegetazione e iniziano la pietra e la polvere, che brillano bianche nel cocente sole d’estate. Le case sono color ocra e bianco sul giallo del Negev, il deserto dei sogni di David Ben Gurion. Prima della strada che porta in città c’è una caffetteria piena di soldati in transito per le basi militari. Siamo al confine con Gaza e con le rampe di lancio di Hamas. Leggi la prima puntata del reportage - Leggi la terza puntata del reportage

11 LUG 2010

Prima di tre puntate

Nel bunker d'Israele

Più si sale in Galilea più si tocca con mano la necessità di sicurezza d’Israele. Persino la grande riserva d’acqua Eskhol, che porta il nome di un primo ministro israeliano, è un tesoro super protetto da una barriera elettrificata, telecamere e guardie armate. Nel timore che i terroristi provino ad avvelenare le falde. A Kiryat Shmona, “la città degli otto”, ci si arriva da una strada di campagna che passa fra coltivazioni di frutta e verdura.

10 LUG 2010

L’onore dell’Unesco vale tre milioni di dollari all’anno. Pagati dal tiranno

Dal Premio Stalin al Premio Obiang. Che l’Unesco accetti tre milioni di dollari all’anno per un premio scientifico è un’idea eccellente, commenta il New York Times. Ma lo è molto meno il fatto che il suo benefattore sia un tiranno corrotto e sanguinario. Dopo trent’anni di dittatura e repressione, il presidente della Guinea equatoriale, Teodoro Obiang Nguema Mbasogo, aveva deciso di darsi una bella ripulita.

16 GIU 2010

J’accuse di René Guitton

Serviva un altro omicidio islamista per denunciare l’orda dei cristianofobici?

“La situazione di persecuzione dei cristiani è resa più odiosa dal silenzio dell’occidente. Mentre qui si parla, altrove si uccide”. I cristiani del Maghreb, dell’Africa subsahariana e del medio oriente sono perseguitati, muoiono o scompaiono in una lenta emorragia, vittime della “cristianofobia” che dà il titolo al celebre saggio dell’intellettuale francese René Guitton (uscito per una delle case editrici più in vista a Parigi, Flammarion, in Italia per Lindau).

09 GIU 2010

Sordi al martirio

“I cattolici smettano di infingere, stanno ammazzando dei vescovi”

“E’ lecito non voler identificare un fanatico con l’islam, ma non si doveva infingere”. Ad Antonio Socci, scrittore cattolico che in Italia ha avviato la discussione sui martiri cristiani, non è piaciuta la risposta della diplomazia vaticana all’uccisione del vescovo Luigi Padovese da parte di un musulmano in Turchia. “Ancora una volta, in questo pontificato, l’entourage vaticano ha fatto arrivare al Papa una mezza verità". Leggi Apologia della crociata

08 GIU 2010

Grossman e gli altri. Così la morale degli scrittori si mangia la verità su Israele

Gli scrittori israeliani non si sono mai sottratti: hanno sempre commentato la politica. Fanno opinione, non si limitano a scrivere fiction, spesso di politica parlano anche nei loro romanzi, incalzano governi e opinione pubblica. David Grossman è stato il primo scrittore israeliano a esplorare la psicologia palestinese e a descrivere gli effetti deleteri, sugli arabi quanto sugli ebrei, dell’occupazione di Gaza e Cisgiordania. Leggi Diritto all'autodifesa e dovere di non sbagliare di Galt - Leggi In difesa di Israele - Leggi Un professore ci spiega perché la guerra arabo-ebraica è una guerra senza fine - Leggi Erdogan ha un piano “neo ottomano” che passa anche per Gaza

02 GIU 2010

John Brennan ha ammainato la “guerra al terrore” e cancellato i riferimenti all’Islam

Il lato oscuro di Obama

Il primo discorso del presidente Barack Obama sulla sicurezza nazionale sarà ricordato come quello che ha ammainato una grande bandiera ideologica degli ultimi anni. E’ l’espressione “guerra al terrorismo” che aveva segnato gli anni di Bush. Merito di un veterano della Cia di nome John Brennan, che di quella guerra è stato protagonista e architetto. Brennan è il primo consigliere di Obama sul terrorismo.

28 MAG 2010

Parla il direttore di “Agrexco”, bandita dai supermercati

“Serve una stella gialla sulla merce?”. Da Israele la replica alla Coop

"Cos’altro dovrei fare, stampare una stella gialla sulle nostre scatole?”. A colloquio con il Foglio è Shimon Alchasov, direttore amministrativo del colosso israeliano Agrexco, la principale azienda dell’ortofrutta dello stato ebraico al centro di un movimento mondiale di boicottaggio. Il manager liquida così la decisione di Coop e Conad di bandire i prodotti “made in Israel” della Agrexco: “Non era mai accaduto".

27 MAG 2010
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