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Il segreto del Cav.

Le fotografie di Berlusconi con l'età e la faccia che ha, ritratti concordati e pubblicati ieri nel magazine del Sunday Times, sono il miglior regalo che il Cav poteva fare a coloro che, con animo diverso e modi diversi, gli sono andati appresso per vent'anni. Sono una epifania, una manifestazione di verità e di realtà che non ha alcunché di malinconico.

27 GEN 2014

Com’è buffa la deuxième Dame e quanto uccide il ridicolo

Ci sono cose che, lo ammetterete, fanno ridere. Il motorino, il casco, la garçonnière, i croissant caldi portati dalla scorta agli amanti segreti fanno ridere più di un divorzio. Ma non più di una “separazione consensuale” di due perfetti estranei giuridici, un presidente della République e una giornalista di Paris Match, annunciata e poi smentita da uno pseudocomunicato dell’Eliseo.

27 GEN 2014

L’impresario, le donne e la malagiustizia

Mettiamola così. Berlusconi invita a casa sua le ragazze e gli amici e si diverte senza commettere reati dimostrabili con prove (giudizio morale e politico sono altra cosa). E’ un impresario, oltre che un imprenditore: ama piacere, regalare, mostrarsi generoso da decenni e con mille del suo circuito amicale. Le donne sono care, lo dicono anche i librettisti delle grandi opere dell’Ottocento.

25 GEN 2014

Ve la do io l’America, pataccari

Riassunto. Ieri qui abbiamo scritto che c’è qualcosa che non va nella messinscena dilagante sui giornali e in tv dei colloqui in carcere di Riina con questo Lorusso. Il noir scritto dal capo mafia, per la penna di un agente provocatore e dei trascrittori di conversazioni che risultano ad hoc, dovrebbe essere letto da una commissione di indagine parlamentare o dal ministro della Giusizia (silenzio tombale: paese pusillo). Leggi anche Sottile Il “protocollo farfalla” dei truffaldi

24 GEN 2014

Quanto vale Matteo Renzi?

Un giorno Renzi sembra il re della foresta, con un’opposizione interna scompaginata negli uomini e negli argomenti che usa, più mugugnante e umorale che pensante, con uno staff novatore inesperto ma leale solo a lui, con gruppi parlamentari inquieti ma condizionabili, come tutto il gruppo dirigente del partito e ministeriale (Letta compreso), da atti di politica decisionista, lungimirante, riformista. Il giorno dopo, osservando intuitivamente il processo innescato dal nuovo leader eletto nelle primarie, emerge invece una certa volatilità della sua iniziale parabola.

23 GEN 2014

Riina, lo stato come agente provocatore. Subito un’inchiesta

Qualche settore d’apparato dello stato italiano è coinvolto in una spaventosa messinscena il cui obiettivo è mostrificare il presidente della Repubblica, calunniare Berlusconi e monumentalizzare il pm Di Matteo

22 GEN 2014

Il giornale della discordia

A metà degli anni Ottanta del secolo scorso Bettino Craxi pensò fosse giusto salvare l’economia italiana abolendo la scala mobile dei salari, e la abolì per decreto. Fu un gesto di rottura delle convenzioni classiste che avevano portato Gianni Agnelli e Luciano Lama all’accordo inflazionistico un decennio prima. Tutti avevano capito che quella situazione era malata, che così non si poteva più andare avanti.

20 GEN 2014

E adesso piccolo Enrico dove andrai a finire?

Politica e pratica della scena pubblica fanno brutti scherzi. Comunque vada a finire il flirt tra Renzi e Berlusconi, chi ne esce male, malissimo, rimpicciolito oltre ogni misura ragionevole, è Enrico Letta. Prometteva qualcosa, perbene e bene educato com’è, ma ha mantenuto niente. Divenuto presidente del Consiglio per un biglietto della Lotteria vincente consegnatogli, Bersani perdente con lui spento numero due, da Napolitano e Berlusconi vincitori della mano civile del dopo elezioni, il piccolo Enrico ha perso il biglietto, dimenticato sé stesso, la competenza, la bonomia tecnica, il lobbismo buono di derivazione andreattiana, e si è consegnato alla dimensione microscopica della piccola politica, dell’interdizione velleitaria, del tiriamo a campare più spicciolo, senza nulla di ereditato dai magisteri esibiti e vantati.

20 GEN 2014

Renzi stana i topini dagli angoli

Il professor Alberto Asor Rosa è antropologo e politologo. Antropologo nel senso che fa dell’estraneità e diversità culturale degli avversari tra loro materia di una censura liquidatoria a sfondo moralistico, ai limiti dell’antropofagia. Chiamò nel 2011 i carabinieri, che avevano altro da fare, per rimuovere il presidente eletto Berlusconi con un golpe democratico. Chiama ora la sinistra, sotto la protezione di un lungo ciclo governato da Enrico Letta e dal suo ministero di coalizione con Angelino Alfano, a sbarazzarsi di un leader eletto, Matteo Renzi.

17 GEN 2014

Perché adesso la tentazione di Napolitano è scaricare l'inutile Letta

Si dice che Giorgio Napolitano è tentato da un cambio di passo deciso e radicale: si tratta di congedare con stile il governo Letta, che notoriamente si regge sulla sua opera di argine al partito della crisi e delle elezioni, e di battezzare a partire dalla prossima primavera, con il confronto tra il Pd di Renzi e la coalizione di centrodestra, un nuovo capitolo, fondato sulla scelta maggioritaria di mandato degli italiani, della politica repubblicana.

13 GEN 2014
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