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Parla l’ambasciatore Kohno

Il Giappone spiegato ai pacifisti: liberale, dialogante e bene armato

“Mi capita di leggere anche in Italia notizie che attribuiscono al Giappone un pericoloso ‘slittamento a destra’, ma tali commenti sono del tutto infondati”, dice a colloquio con il Foglio Masaharu Kohno, che dal marzo del 2011 è l’ambasciatore del Giappone in Italia. Kohno, classe 1948, laurea in Legge e specializzazione in America, già console del Giappone a Los Angeles, viceministro degli Esteri nel 2007 e poi ambasciatore in Russia, dice che “al pari dell’Italia, il Giappone – nei circa settant’anni successivi alla Seconda guerra mondiale – ha promosso la libertà, la democrazia e lo stato di diritto, e ha contribuito alla stabilità e alla prosperità mondiali, in primis dell’Asia.

05 FEB 2014

Tu giochi, io ti spio

Bugie e verità. Forse Barack Obama non ha mai letto le memorie di sir Winston Churchill, ma di sicuro lo scandalo delle intercettazioni gli ha insegnato che dire le bugie per sapere la verità è un’arma a doppio taglio. Dopo il Datagate, il presidente americano ha varato una non-riforma della National security agency (Nsa), l’agenzia di spionaggio delle attività all’estero. Un maquillage. Difficile conciliare sicurezza e privacy, impossibile spiare senza essere spiati.

30 GEN 2014

La brutta aria da agosto 1914 che tira tra Cina e Giappone

Quelle riportate dal Foglio qu i non sono state le uniche dichiarazioni di Shinzo Abe al Forum economico di Davos. Il premier giapponese, poco prima di pronunciare il suo discorso, si è intrattenuto con i giornalisti, e le sue parole a margine servono a capire meglio cosa intenda con “pace e stabilità”: se fossero turbate, avverte, “le conseguenze sarebbero enormi per il mondo intero”. Leggi il discorso completo di Abe a Davos

24 GEN 2014

Il jazz spiegato dal finto giapponese (e vero occidentale) Murakami

“E’ Duke Ellington sul tuo braccialetto?”, chiede Irving Rosenfeld a Sydney Prosser nel film “American Hustle”. “Sì, esattamente, è proprio lui. E’ morto quest’anno lo sai?”.  “Lo so, dubito che qualcuno qui dentro lo sappia, o gli interessi”. “Beh, a me importa, mi ha salvato la vita più di una volta”. “Anche a me. Quale pezzo?”. “Jeep’s Blues”.

17 GEN 2014

La diplomazia del basket festeggia il paffuto tiranno di Pyongyang

La Corea del nord è un paese difficile da raccontare per i giornalisti, perché, come fu per l’Unione sovietica, la notizia non è mai dove la cercano tutti. Mentre i media internazionali si agitavano morbosamente per verificare le modalità dell’esecuzione dello zio traditore di Kim Jong-un, forse fatto sbranare da una muta di centoventi cani – i media italiani, quelli no, davano la notizia per certa – il paffuto dittatore stava organizzando la sua festa di compleanno che si celebra domani.

07 GEN 2014

Provocazione o devozione? Perché Abe è andato al santuario Yasukuni

L’agenda nazionalista di Shinzo Abe, da un anno esatto alla guida del governo di Tokyo, è ormai in pieno regime. “Japan is back”, diceva durante la campagna elettorale e non si trattava solo di una ripresa economica. Per Abe il Giappone deve tornare alla Tradizione. Lo dimostra la sua visita di ieri al santuario shintoista Yasukuni, nella capitale giapponese. Una visita improvvisa ma ufficiale, con tanto di stampa al seguito – l’ex premier e mentore di Abe, Junichiro Koizumi, insieme con Yasuhiro Nakasone (1985), fu l’unico primo ministro dal Dopoguerra in poi ad andare annualmente a rendere omaggio al santuario, ma specificava di farlo “da privato cittadino”.

27 DIC 2013

Reunion su Lampedusa

Controinchiesta fogliante sulle docce antiscabbia

Ci sono giorni in cui le riunioni di redazione, perfino quelle del Foglio, precipitano nella gnagnera dei dibattiti che monopolizzano i titoli dei giornaloni, e quindi, di conseguenza, le fermate degli autobus, i bar, insomma le piazze dell’indignazione sommaria. Vorremmo anche noi una di quelle verità che non si trovano. Prendiamo il caso di Lampedusa. Dei poveri immigrati finiti contro una parete sotto la furia di una doccia scozzese che teoricamente dovrebbe disinfettarli dalla scabbia. Che dire di questo scandalo? In redazione, per fortuna, nessuno alza il ditino.

19 DIC 2013

Rottamarsi un po'/11

Non basta “I love it”, per sfondare davvero

Renzi è salito sul palco domenica notte sulle note di “I love it”, il pezzo di un duo svedese di musica elettronica che si chiama Icona Pop. E' un brano trascinante, ritmato, è quello che i deejay di una volta chiamavano il pezzo riempipiste. E che dice più o meno così: “Tu sei su una strada diversa / io sono sulla Via Lattea / Tu mi vuoi giù sulla Terra / Ma io sono su nello spazio".

10 DIC 2013

Guai a sminuire il valore di quei 7 km quadrati disabitati nel Mar cinese

Uno degli errori più grossolani nei quali cadere commentando le tensioni nel Mar cinese orientale è ridurle a un mero contenzioso sulla sovranità di cinque isolotti, per una superficie complessiva di sette chilometri quadrati disabitati. La disputa territoriale sulle isole Senkaku (chiamate dai cinesi Diaoyu) va avanti dalla fine della prima guerra sino-giapponese a fine Ottocento.

28 NOV 2013

La crisi tra Australia e Indonesia parte da un tweet stupidamente porno

Se sei un personaggio pubblico, soprattutto un politico, esistono almeno tre categorie di gaffe che puoi fare su Twitter. Secondo il Telegraph c’è il tweet imbarazzante, quello infame e quello stupido. I tweet di Anthony Weiner sono il caso di scuola: il sexting che compromette una carriera politica. Poi c’è chi, come David Cameron, cade nei tranelli della rete, e finisce col seguire un’agenzia di escort di alta classe e mettere tra i preferiti un tweet insultante nei confronti del ministro degli Esteri, William Hague.

22 NOV 2013
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