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Sorpresa, pure la rigorosa Olanda teme un eccesso di austerità

Falchi dell’austerità fuori dai propri confini, anti austerità in patria, ma con il rischio di diventare una nuova Irlanda. Gli olandesi che si preparano per le elezioni del 12 settembre – lo stesso giorno in cui la Corte costituzionale tedesca deciderà sul Fondo salva stati – sono intrappolati in una delle contraddizioni più difficili da risolvere, da quando è scoppiata la crisi della zona euro: ingoiare la stessa pillola amara imposta al sud Europa è politicamente devastante, ma può essere necessario per non fare la stessa fine di Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna o Italia.

23 AGO 2012

Oltre il dossier Grecia

Non è più la Merkel ma Hollande la chiave di volta dell’eurocrisi

Più della Corte di Karlsruhe, più dell’intransigenza ideologica della Bundesbank, più di “Frau nein” Merkel, il principale ostacolo al grande piano di Mario Draghi per salvare la zona euro rischia di essere François Hollande. Appena tornato dal Fort de Brégançon, il presidente francese si è ritrovato nel mirino della stampa amica per le sue vacanze un po’ troppo “normali” di fronte al ritorno della recessione, alle banlieue di nuovo in fiamme, alla crisi dell’euro e alla Siria.

22 AGO 2012

Il groviglio tecno-politico che avvolge lo scudo anti spread

Lady Spread ha ricominciato a picchiare duro, superando questa mattina quota 520. Il presidente del Consiglio, Mario Monti, venerdì era tornato a lamentare “le insufficienze nella governance della zona euro”. Le decisioni del Consiglio europeo del 28 e 29 giugno “devono tradursi in meccanismi operativi”, aveva spiegato Monti in una conferenza stampa a Palazzo Chigi. L’Eurogruppo venerdì ha approvato il piano di aiuti da 100 miliardi a favore delle banche spagnole.

23 LUG 2012

Dopolavoro brussellese

Monti prepara l’Italia al salvataggio (lieve) dell’euro e di se stessa

C’è la “volontà di fare tutto ciò che è necessario per salvaguardare la nostra moneta – ha detto ieri Mario Monti – e far progredire il progetto politico europeo”, certo. Ma intanto per la prima volta da quando ha avviato la sua campagna per lo scudo anti spread, il presidente del Consiglio non ha escluso che l’Italia possa farvi ricorso in caso di peggioramento della situazione sui mercati. “Sarebbe ardito dire che l’Italia non avrà mai bisogno di aiuti di questo o quel fondo: il principio di prudenza induce a non dirlo”. Leggi il Bollettino della crisi - Leggi La legge elettorale serve, la prospettiva montiana di più

11 LUG 2012

Vertice dopo vertice

Così l’Europa tenta di tornare alla testa dei mercati imbizzarriti

L’integrazione politica, economica e finanziaria necessaria a salvare la zona euro rischia di essere più lenta del processo di disintegrazione della moneta unica. I ministri delle Finanze dell’Eurogruppo ieri hanno faticosamente cercato di fare passi avanti sui dettagli dell’accordo raggiunto al vertice europeo del 28 e 29 giugno sulla ricapitalizzazione delle banche spagnole e il meccanismo anti spread chiesto dall’Italia. Ma i mercati sembrano aver fiutato un possibile fallimento, mentre l’Eurogruppo è già pronto a riconvocarsi il 20 luglio e si parla di nuovi vertici dei capi di stato e di governo. Leggi Bollettino della crisi

10 LUG 2012

L'accordo raggiunto a Bruxelles abbassa lo spread e alza le borse

La boria di Hollande s’è infranta sulla cassaforte tedesca

Al suo secondo vertice europeo anche François Hollande si è dovuto arrendere all’evidenza: nella crisi della zona euro è la tedesca Angela Merkel a tenere tutti i cordoni della borsa. Piaccia o meno, la Germania è il paese più forte e ricco, dove gli investitori si rifugiano anche a costo di sborsare qualche decimo di punto di interesse. Piaccia o meno, nulla si può decidere senza il benestare della cancelliera e le centinaia di miliardi che solo Berlino è in grado di iniettare per il salvataggio dell’euro. Leggi Vertice Ue: raggiunto l'accordo - Leggi Bollettino della crisi - Leggi Angela e demoni di Maurizio Milani

29 GIU 2012

La danza dell’euro

Prove tecniche di grande scambio nell’Ue sull’orlo dell’abisso

La Commissione europea ha detto che non c’è alcun “master plan segreto” per salvare la zona euro, nel momento in cui Spagna e Cipro vacillano verso un bailout e la Grecia rischia di imboccare la porta d’uscita dall’unione monetaria. Il quartetto formato da Herman Van Rompuy, José Manuel Barroso, Mario Draghi e Jean-Claude Juncker – i presidenti di Consiglio europeo, Commissione, Bce e Eurogruppo – sta lavorando a una road map per “approfondire l’unione economica e monetaria”, ha spiegato la portavoce dell’esecutivo comunitario.

04 GIU 2012

L’Unione dei vertici

Fuori va in scena il caos eurogreco

Nella cena dei leader europei si è discusso di “idee forti” come “gli investimenti pubblici e gli Eurobond”, ha spiegato il premier italiano Mario Monti. Ma “per diversi stati membri sono idee non digeribili nel breve periodo”. Il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, ha chiesto una “forte volontà di compromesso” in vista delle decisioni che dovranno essere prese al vertice di fine giugno. Per Monti, è stata “una riunione forse più importante di tante altre perché è una pagina aperta, non un testo già quasi definito”.

23 MAG 2012

“Fine dell’egemonia tedesca”

A Bruxelles si prepara una cena informale pro Keynes e anti Merkel

Dopo l’Olanda, il fronte della rivolta antimerkeliana la scorsa settimana ha contagiato la Romania. A Bucarest 235 parlamentari hanno votato contro il governo di centrodestra del premier Mihai Razvan Ungureanu e le misure di austerità imposte dal Fondo monetario internazionale in cambio di un prestito di 6,6 miliardi di dollari. Il presidente Traian Basescu ha incaricato il leader dei socialdemocratici, Victor Ponta, di formare un nuovo governo un po’ politico, un po’ tecnico.

01 MAG 2012

Berlino ultima fermata

Tra Roma e Bruxelles, Monti raduna alleati per piegare il rigorismo tedesco

Mario Monti ha fatto un altro passo per formalizzare il suo ruolo di mediatore tra François Hollande, il candidato socialista favorito nel ballottaggio delle presidenziali francesi del 6 maggio, e la cancelliera tedesca, Angela Merkel. Tra un ritorno alla spesa pubblica e l’austerità tedesca, il premier italiano si colloca nel mezzo, rifiutando “le modalità keynesiane vecchio stampo di guardare il mondo”, ma rilanciando la vecchia idea della Golden Rule per scorporare gli investimenti dal Patto di stabilità. Leggi La maggioranza tripartita puntella il governo - Guarda l a puntata di "Qui Radio Londra" Grillo, Napolitano, il debito pubblico e la Banca centrale europea

27 APR 2012
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