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E adesso spogliati

Lei era seduta al bancone della cucina, aveva addosso i pantaloni della tuta, mangiava carote e con la mano libera mandava messaggini porno, cioè sextava. Inventandosi mutandine di pizzo, desideri e sgomenti, irrefrenabili voglie e imperativi categorici. Intanto controllava le email, eliminava lo spam, decideva che film vedere la sera, simulava un orgasmo via chat e smistava le bollette in ordine di scadenza.

28 FEB 2014

Smamma

Quando lei non sa più come prenderlo, quando lui sputa apposta i pezzetti di pomodoro nel piatto, le dice: “Sei una pezzente”, fa discorsi omofobi, non risponde alle domande o al massimo fa un gesto con la mano dalla sua stanza e aggiunge: “Smamma”, quando la fine dell’adolescenza, e quindi la salvezza, è ancora lontana, la madre compra al supermercato una di quelle torte nei sacchetti, che si preparano in fretta, con la foto sulla scatola.

25 FEB 2014

Sanremo mi piace lo stesso

Quando Francesco Renga è arrivato sul palco, la prima sera di Sanremo, la sera della fine silenziosa di Beppe Grillo, superato dagli eventi, oscurato dagli operai seriamente attaccati alle balaustre, la sera in cui tutto sembrava possibile, Luciana Littizzetto l’ha guardato un istante e gli ha detto: “Sembri il mago Otelma”. Renga ha riso, carico di braccialetti, anelli, catene sul petto (la domanda morbosa è: si depila il petto? Può un uomo pieno di barba e capelli che crescono velocissimi anche mentre canta una canzone di tre minuti avere il petto glabro? E se si depila, perché non la smette?). Leggi anche Caldarola Cosa resterà di questo Sanremo

22 FEB 2014

Dietro l’alibi della paura del fallimento, ecco l’essenza del procrastinatore

Se si desidera una vita ordinata bisogna stare lontano dai procrastinatori. Appartengono a una delle forme più pericolose di esistenza umana, in grado di trascinare con sé, nella propria scia di ritardo, i figli, i colleghi, i coniugi, le case che abitano. Tutte le persone e le cose che si trovano nell’orbita del procrastinatore verranno infatti lentamente risucchiate dal vortice di questa operosa inattività, attorno alla quale si struttura la giornata angosciosa del procrastinatore.

14 FEB 2014

Le oppressore

Il mondo (o almeno un’idea estrema di mondo) si può capovolgere per raccontare con un altro sguardo quello che non va. Il cambio di angolatura, per dieci minuti, mostrerà uomini molto dolci alle prese con una società violentemente femminista: è un cortometraggio francese, diretto da Eléonore Pourriat, si intitola “Maggioranza Oppressa” e su YouTube in pochi giorni l’hanno visto due milioni e mezzo di persone.

13 FEB 2014

Mia über Allen

La sola certezza, nelle infinite cause e conseguenze del disamore tra Woody Allen e Mia Farrow, è la distruzione dell’idea di famiglia caotica e felice che Mia Farrow ha rincorso con caparbietà e senso delle sproporzioni. Anche adesso, mentre pubblica su Twitter foto di bambini biondi che giocano con le caprette nella casa in campagna, uova di gallina che mostrano il mistero perfetto della vita, pupazzi di neve e lucertole, mentre scrive che proteggerà sua figlia e la verità, la verità è ridotta al rancore.

10 FEB 2014

Woody non può più infischiarsene

Finché la mostrificazione di Woody Allen avveniva su Twitter, a opera principalmente di Mia e Ronan Farrow, ex moglie e unico figlio biologico (forse) che lo odia e non lo vede da almeno vent’anni, Woody Allen stesso, dicono gli amici, era bravissimo a infischiarsene. Un po’ perché non sa che cosa sia Twitter (e non usa mai internet: le due figlie adottate con Soon-Yi lo prendono in giro per questo), un po’ perché ha sviluppato una corazza di indifferenza nei confronti dei pettegolezzi: non gli importa che cosa si dice di lui, e consiglia agli altri di fare altrettanto.

04 FEB 2014

Lasciarsi un po'

Lei è in un locale e balla, non le importa cosa. E’ con tre amiche, ma non le guarda mai. Guarda intorno invece, con gli occhi tirati stretti, si muove insieme alla musica. “Stai con qualcuno?”, le chiede un tizio avvicinandosi al suo orecchio. Lei scuote i capelli e sorride, “non più”, pensa, “non più, maledetto stronzo”, ripensa e risorride, muovendosi di più. Lo sapevamo già, quel che succede all’inizio, quando ci si lascia. Durante il dolore cattivo, il risentimento più nero, subito dopo la valle di lacrime. La scienza ha voluto mettere un timbro rassicurante, spiegarci che facciamo tutti le stesse cose.

03 FEB 2014

#Micurodite

Duecentotrenta milioni di utenti non possono essere sempre di buon umore. Non sempre sono felici, equilibrati, sagaci. In mezzo agli spiritosi mancati, fra i maniaci sessuali, i mitomani, gli stalker, i fissati con i giochi di parole e i passivo aggressivi, la complessità dell’esistenza reale si riflette in quella digitale, ed ecco i depressi. Non solo i gravemente depressi, ma anche tutti quelli che stanno per cadere in depressione, e che quindi cambiano il modo di tuittare, usano parole più tetre, sono meno assidui, digitano di più la notte, quando cominciano a non dormire bene.

29 GEN 2014

I segreti delle mogli felici in un bestseller americano: molti baci sulla bocca

Baciarlo sulla bocca ogni giorno, preferibilmente con la lingua. Eliminare dai contatti Facebook gli ex fidanzati e più in generale rinunciare agli amici maschi, perché vostro marito potrebbe infastidirsi, e il fastidio (reciproco) è il primo passo verso la rovina di un matrimonio, mentre il senso della vita insieme è: sposi felici (che non prendano mai in considerazione piani B, addii o viaggetti in scooter con il casco integrale).

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