Giuseppe Conte (Foto LaPresse)

Ascoltavi Giuseppi

Andrea Marcenaro

Perché mai, come nel caso nostro, così tanto fu dovuto da tanti a tanto niente

Ascoltavi Giuseppi, ne avvertivi il tono, coglievi il tentativo tragicomico di superare l’esame con espressioni solenni unite a citazioni da Bignami, ti ripassavano nella mente le ipocrisie delle cancellerie europee che ne ridevano prima e continuavano a farlo ora, nel mentre che lo innalzavano, fissavi la sua pochette a quattro punte, concludendone in maniera sbalordita che perfino un Diego Della Valle è battibile, vedevi, sentivi, chiudevi gli occhi, ti giravi, provavi a spegnere le orecchie, finché, disperato, trovavi rifugio nella frase formidabile che Churchill dedicò agli eroici piloti inglesi della battaglia d’Inghilterra, era il 1940: “Mai, nell’ambito degli umani conflitti, così tanto fu dovuto da tanti a tanto pochi”. Perché mai, come nel caso nostro, così tanto fu dovuto da tanti a tanto niente.

  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.