Una fogliata di libri

Le forze della terra

Matteo Moca

La recensione del libro di Jo Ann Beard edito da Orville Press (288 pp., 18 euro)

Nel 1991 Jo Ann Beard lavorava come editor per l’Università dell’Iowa, dove si occupava della rivista scientifica del dipartimento di fisica e astronomia, vivendo a stretto contatto con professori e dottorandi che “passano giornate intere con la testa infilata nel tessuto del cielo ad ascoltare i suoni dell’universo” e che riempiono le lavagne dell’ufficio disegnando le traiettorie dei corpi celesti e interrogandosi sulla natura del plasma. Beard non si trovava però in ufficio nel pomeriggio del primo novembre quando, durante un convegno, uno studente entrò armato nei locali e uccise cinque persone, tra cui tre professori del dipartimento, prima di togliersi la vita. E’ attorno a questo episodio, al caso padrone di ogni esistenza che ha voluto che lei non fosse in ufficio, che ruota il racconto di Beard “Il quarto stato della materia”, che si trova al centro di questa formidabile raccolta (pubblicata negli Stati Uniti nel 1998 e tradotta da Milena Zemira Ciccimarra) e che attira come un baratro il materiale autobiografico degli altri racconti, un buco nero che segna dolorosamente il resto della vita e porta inevitabilmente a osservare il passato in maniera diversa. Questi saggi autobiografici, così recita il sottotitolo della raccolta, si concentrano sui rapporti umani, l’amicizia tra la madre e la zia o i legami profondi con la cugina e la sorella, e sulle complesse situazioni famigliari, i problemi irrisolvibili del padre alcolizzato o le fragilità psicologiche del fratello: questo materiale viene però quasi astratto dallo spazio-tempo, come dimostra per esempio l’alternarsi continuo dei piani temporali, perché pare che l’interesse di Beard sia soprattutto quello di provare a raccontare la forza invisibile che modella ogni persona attraverso il suo rapporto con gli altri. Nonostante le relazioni, soprattutto quelle femminili, funzionino come esempi di forza, tutto il materiale autobiografico di questo libro sembra però segnato dalla presenza inesorabile di un’insignificanza di fondo: i sogni dell’infanzia non trovano una loro completa soddisfazione, la felicità bambina portata dai programmi in tv improvvisamente svanisce e anche il matrimonio lascia intravedere la traccia della solitudine. Le forze della terra assomiglia a un resoconto esemplare sulla distanza tra i desideri e i fatti e mostra come uno sguardo meticoloso sulla realtà possa rivelare segreti abissali e un nuovo alfabeto per leggere l'esistenza.

   

Jo Ann Beard
Le forze della terra
Orville Press, 288 pp., 18 euro

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