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Recensire UPAS

In Un Posto al Sole fa capolino la criminalità di Napoli. Ma anche la scaramanzia calcistica

Annarita Digiorgio

Il capoluogo campano non è solo la scenografia della serie, ma ne è protagonista in tutti i suoi colori. Comprese le nuove cosche che si affacciano nei rioni. E il calcio

Un Posto al Sole nasce dalla volontà di Elvira Sellerio, all’epoca nominata nel cda Rai da Giorgio Napolitano, di salvare il centro di produzione Rai di Napoli. Per questo la città non è solo la scenografia della soap, ma ne è protagonista in tutti i suoi colori. C’è il mare, il Vesuvio, il Palazzo, piazza del Plebiscito, ma anche i quartieri malfamati. E la criminalità. Da qualche mese una nuova cosca è arrivata al rione, e la comanda Edoardo. Che è innamorato di Clara, l’ex di Alberto Palladini. Ma lei da quell’ambiente vuole uscire, per rifarsi una vita trovando un lavoro con le sue forze. Nella puntata di ieri Edoardo è tornato alla carica buttandosi sulla ragazza. Che però lo ha bloccato: “chiss non è amor Eduà”. E anche il criminale impara questa lezione e al lascia in pace.

E poi c’è la Napoli scaramantica e calcistica. Dal giorno dello scudetto nella portineria di Palazzo Palladini ci sono i gagliardetti bianco celesti. Roberto Ferri ha ordinato all’amministratore condominiale di toglierli, per il decoro del palazzo. Ma nessuno a Napoli si mette contro la scaramanzia: “se li togliamo è un giorno di scuorno”! Tanto tra un po’ metteranno il Presepe. Forza Napoli! Tiè!

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