Per Saviano niente Rai, dice l'ad Sergio. "La scelta è aziendale, non politica"

"Giletti da noi? È sotto contratto con La7, vedremo quando si libera. Da ottobre De Girolamo al posto di Berlinguer". E stronca l'idea leghista di abolire il canone in bolletta

"Roberto Saviano non è in palinsesto". A dirlo, in un'intervista al Messaggero, è l'amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio. "Quindi avete applicato anche a lui il codice Facci?", gli chiede il giornalista. "La scelta è aziendale, non politica", spiega Sergio a chi gli fa osservare che Pd e M5s insorgeranno. E sulla scelta di nominare tanti vicedirettori l'ad della Rai argomenta: "Perché siamo un'azienda, mai come questa volta, equilibrata e pluralista. E le dico di più, abbiamo anche invertito le proporzioni di genere con una presenza femminile di qualità, che è del 60 per cento per quanto riguarda i vicedirettori".

  
A chi lo accusa appioppandogli l'etichetta di rappresentante di "TeleMeloni", l'ad risponde: "Io non sono di parte, sono al servizio dell’azienda e del Paese perché mi ha nominato il governo, istituzione che rispetto profondamente. Premesso che le mie scelte sono sulla base della competenze e del merito, io non so e non voglio sapere per chi votano i direttori e i dirigenti di questa azienda. E nemmeno io so per chi voto, essendo un democratico-cristiano orfano dello Scudo Crociato sulla scheda". L'addio di Fazio, Annunziata, Berlinguer, Gramellini non è un fatto politico? "Non lo so", ribatte Sergio. "Ci sono tanti altri conduttori, artisti, giornalisti che sono legati alle stesse idee delle persone che lei ha citato e continuano a lavorare in Rai e molto bene. Fazio, mio amico da molti anni, è andato via prima che io arrivassi. Berlinguer, Annunziata e Gramellini erano tutti e tre, fino alla fine, nei nuovi palinsesti. Hanno fatto scelte personali che li hanno portati altrove". E anticipa che al posto di Bianca Berlinguer da inizio ottobre ci sarà Nunzia De Girolamo, "in un nuovo progetto che è in fase di gestazione" e che "tratterà alla sua maniera temi politici, sociali, culturali".

  

Sull’eventuale entrata di Massimo Giletti in Rai, Sergio spiega che è ancora sotto contratto di La7 e che "quando sarà sul mercato valuteremo il reciproco interesse". Il canone inoltre, sottolinea l'ad, sarà ancora in bolletta. Una stroncatura quindi all’idea dei leghisti che puntavano ad abolirlo. Questa strategia ha evitato – sottolinea il manager – una "vergognosa evasione". Sul cambio location per il programma Viva Rai2 che ha causato non pochi problemi in via Asiago l’ad parla dell’opzione Foro Italico come di una possibilità. Ma ancora non conferma. Sarà comunque Fiorello a dare l’ultima parola.

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