I giudici di X Factor Italia

A X Factor va in scena un reality agghiacciante sulle conseguenze dell'amore

Simonetta Sciandivasci

Ultima puntata delle audizioni. Tra fidanzati che irrompono sul palco per contestare le bocciature e coppie versione karaoke in balera, l'unica cosa che conta è: Asia Argento sarà ancora giudice?

State tutti bene? Andiamo, non vorrete mollare adesso. Tutto finisce, pure le audition - quattro interminabili puntate costruite con i copia-incolla di provini che avrebbero fatto desistere chiunque dall’intraprendere la carriera musicale. La settimana prossima cominciano i Bootcamp, e nel frattempo continueremo a domandarci se Asia Argento sarà in trasmissione come giudice oppure no quando inizieranno i live il prossimo 25 ottobre. Ieri sera, in coda alla puntata è comparsa lei che camminava dietro le quinte verso il palco, con i capelli raccolti e un vestito da prima serata, mentre una voce in sottofondo diceva che sarebbe bello averla. Lei stessa ha filmato la sequenza su Instagram e ci ha fatto tre storielle con la scritta “sarebbe bello averla” in stampatello, in sovrimpressione.

 

 

Su Twitter ha scritto qualche giorno fa di aver sognato di venire confermata tra i giudici, aggiungendo che i sogni son desideri. La petizione che chiede a Sky il suo reintegro è stata firmata da migliaia di italiani. Oltre i rumors, però, c’è di più. Ieri sera, all’ora del tg, Argento ha risposto su Twitter a Rose McGowan, che si è scusata con lei per aver scritto, sul suo conto, una serie di imprecisioni e falsità, alcune anche molto gravi, poiché aveva capito che all’epoca degli scambi e contatti “inopportuni” tra Jimmy Bennett e lei, il ragazzo avesse 12 anni: che, invece, ne avesse diciassette lo ha capito solo ora e questo cambia tutto, quindi tante scuse davvero. Asia ha invitato la ex amica ad andare avanti e a non rovinare altre vite, e buone cose. Sky non ha quasi più motivo di tenerla fuori, ma staremo a vedere.

 

 

A parte questo, che come ben sanno a Sky è la partita più importante della nuova edizione di X Factor, andiamo a ragionare su cosa è successo ieri. Era forse la giornata nazionale del “quando sei nato non puoi più nascondere i genitori imbarazzanti e, se non ne hai, sei comunque un soggetto a rischio perché potresti non poterti nascondere da un partner imbarazzante come dodici madri imbarazzanti messe insieme”? Italiani, non sposatevi, non accoppiatevi, non fidanzatevi con chi vuole scrivere canzoni in coppia con voi, non siate mai uno l'artista e l’altro il produttore. Non vorrete fare la fine della signorina in vestitino turchese da madrina di battesimo che sale sul palco con piglio da cabarettista (quest’anno si porta molto, soprattutto tra le donne, chi lo sa perché). Dice di avere 37 anni e i giudici osservano che li porta bene (a casa siamo tutte furibonde, credevamo che osservazioni su come si portano gli anni che si hanno, fossero ammesse per legge dopo i 50, ma così non è, a quanto pare, caro ministro Di Maio, non s’incomodi ora, però sbrighi in fretta la faccenda della povertà, così poi potrà dedicarsi a coprire questa lacuna nella nostra legislazione). La trentasettenne contenta si produce in un rap trap che nel primo verso mena una mazzata contro Chiara Ferragni e negli altri contro le stesse cose di cui si lamentano i pensionati al bar: gli autori sono così crudeli da inframezzare i primi piani di lei e quelli del suo lui, che segue l’esibizione dietro le quinte, con molto amore, e apprensione, e sudore.

  

Fedez le spiega che il testo è un’accozzaglia di luoghi comuni; Asia Argento le fa notare che le frasi in inglese non vogliono dire niente e sono tradotte male e lei risponde d’essersi avvalsa di licenza poetica; Mara Maionchi non ha parole; Agnelli le dice che non ha l’età per fare la trap (noialtre, da casa, siamo molto d’accordo e aggiungiamo che non ha l’età neppure per portare la collanona da rapper sopra un vestitino bon ton). A questo punto, il fidanzato s’arrabbia e fa irruzione sul palco, incazzato come uno di quei padri che fanno ricorso al Tar contro maestre d’italiano che osano sostenere che i loro figli non sono Moravia. Dice che il testo non è stato capito, che lui ha partecipato alla stesura e, soprattutto, accusa Agnelli d’aver detto che una donna dopo i 37 anni non può cantare (senta, ministro Di Maio, anche su questo ci potrebbe scrivere un bel decreto? Vuole, per cortesia, proibire le velleità artistiche dopo i 28? Ci pensi, grazie).

 

Agnelli specifica di aver detto un’altra cosa e cioè - sintesi estrema e un po’ volgare: lui è stato assai più garbato - che la trap è un genere per ragazzini. Fedez aggiunge che la canzone era un pezzo da consumare, e che non esprimeva un diavolo di niente. Una volta fuori, a bocciatura avvenuta, tra i corridoi, lui dice a lei che Fedez s’è indispettito per la frase contro Ferragni, lei gli dice che non devono abbattersi perché per cambiare la società bisogna prima andarle a sbattere contro e poi chissenefrega se quei quattro non capiscono quanto bella sia la loro arte. E ora sono a piede libero, che angoscia, con quale coraggio d’ora in avanti entreremo in un locale che propone “musica dal vivo”, ma metti che li incontriamo, santo cielo.

 

 

Come se non bastasse, poco dopo arriva sul palco una rivisitazione molto originale di Francesca Cacace, anche lei orgogliosa dell’età over (54 anni), anche lei cabarettista, urlante, giuliva (com’era tutto più bello quando eravamo un popolo di inibiti) e, soprattutto, coniugata con il suo più grande sponsor - “eh, come canta lei…” sussurra a Cattelan prima che l’esibizione cominci. Non canta neanche male, in un Sanremo di impiegati canterini sotto la doccia potrebbe persino piazzarsi al terzo posto. Fedez invita suo marito sul palco e lui si produce in una breve cantata non richiesta. Indossa pantaloni che sembrano realizzati con la stessa stoffa del vestito bon ton della trapper che non ha l’età e, sopra, una camicia di quelle che portavano le comparse in certi film minori di trent’anni fa con Renato Pozzetto. Diversamente da chi li ha preceduti, questi due signori non vogliono cambiare il mondo: hanno semplicemente sbagliato capannone, erano usciti per andare al karaoke in balera e sono arrivati a X Factor. A volte non solo bisogna premiare chi sa “esser fuori moda, fuori posto e insomma sempre fuori dai”, ma pure chi si lancia in imprese disperate con la stessa spensieratezza con cui i bambini si lanciano dal seggiolone. I giudici lo sanno e, quindi, li lasciano passare.

 

La sola davvero brava è una ragazza che fa un mash-up di Chandelier di Sia e Pensiero Stupendo di Patty Pravo che a noi che siamo pubblico piace molto, sembra un’idea bizzarra e geniale, ma i giudici ci insegnano che no, i mash-up sono formalmente terrificanti (che bello quando c’è distanza tra competenti e incompetenti), tuttavia la ragazza è troppo brava per lasciarsela scappare e così, bastone e carota, siamo tutti contenti.

 

L’ospite della serata è Gazzelle, un indegno, insopportabile Liam Gallagher de' noantri che, quando viene annunciato, fa molto preoccupare la mamma della ragazzina che gli si esibirà davanti. “Gazzelle, chi?”, chiede la signora. La figlia, entusiasta, peggiora la situazione spiegando che “fa indie rock elettronico” e sul volto della signora si dipinge un’allegra rassegnazione alla propria vecchiaia (mica siamo tutte come la trapper trentasettenne: molte di noi sono felici di potersi risparmiare le cose dei giovani, specie se quelle cose sono Gazzelle, uno che canta “E passeranno gli anni prima che tu ammetta che di me volevi solo te” ed ha una irragionevole spocchia che lo spinge a ritenere che nessuno, a parte lui e pochi altri eletti, conosca una canzone di Bruno Mars che qualche estate fa cantavano pure le pensionate di Nocera Inferiore).

Mara Maionchi non avrà i modi della signora, ma ne ha lo spirito e quindi sebbene Gazzelle sia di un’antipatia completa e assoluta, gli riserva gli onori di casa e lo ringrazia.

Bravo anche il cantautore sardo che s’è presentato composto, aggraziato, ben vestito e pettinato. Un suo verso fa: “Se la novità è sempre io rimango indifferente”. Prendiamolo come proverbio del mese.

Che bello, finalmente è finita.