Canne, figli e ipnosi: l'Isola dei Famosi è diventata l'Isola dell'imbarazzo

Manuel Peruzzo

Quando le cose si mettono male su Canale 5 c’è un solo modo per uscirne: ricordare i propri bambini. Mara Venier è l’unica col polso del paese reale: “Siamo in un programma che sta diventando imbarazzante"

Alessia Marcuzzi si trova per l’ennesima settimana nella spiacevole condizione di dover dar conto del canna-gate, che altro non è che la storia di Francesco Monte che apparentemente si fumava cannoni alle Honduras prima delle riprese. Noi siamo nella spiacevole condizione di dover guardare lo spettacolo senza che nessuno ci abbia offerto un tiro. Sono settimane che tocca ripetere le solite cose. Questa volta scomodano il capo progetto Magnolia che ci dice che nessuno s’è mai lamentato del fumo in casa prima della nomination di Eva (ossia, Eva Henger è una mitomane e ha sputtanato Monte solo perché è stata squalificata dal gioco, non credetele), che non ci sono telecamere che riprendono continuamente (ossia, non esistono prove: è la sua parola contro quella della produzione); che nessuno le ha detto di dirlo ma semmai le hanno fatto capire l’opposto (ossia, c’è un’etichetta Corleone, se la trasgredisci sono cazzi tuoi). Poi dice che lui è lì per i propri figli, ovviamente, e per il proprio onore, e tutti si alzano presto e lavorano tanto (ossia, non come Eva Henger che pare Grimhilde sotto le luci dello studio, ingrata). 

 

Ormai lo sappiamo, quando le cose si mettono male su Canale 5 c’è un solo modo per uscirne: i figli. Tutti, proprio tutti, a un certo punto, lo dicono. Nella prima parte della trasmissione lo dice Eva Henger (“Monte mi aveva fatto i complimenti perché sono una brava mamma”), lo dice la Marcuzzi (“Io ho un figlio: prima di fare tribunali in tv ci penso due volte”), lo aveva detto Cecilia Capriotti quando sosteneva che finalmente l’isola le aveva fatto passare le crisi di panico e poteva prendere aerei per tutto il mondo con la figlia, lo aveva detto Alessia Mancini subito come motivo per il quale era lì sull’isola: per i miei figli. Fare appello alla maternità sembra basti a evocare un mondo d’altruismo, amore, purezza. Fortuna non è così.

 

La realtà vista dal divano è diversa: la produzione sperava che liberandosi di Monte si sarebbe risolto il problema canne. Le altre trasmissioni Mediaset (Verissimo, Pomeriggio cinque e Striscia la notizia) hanno continuato a coprire l’argomento (la solidarietà dei colleghi), ciò ha costretto la produzione a prendere le distanze, cioè a dire che loro non ne sapevano nulla e che Eva è mossa dal rancore. “Ve la dovete vedere in tribunale”, dice Marcuzzi e quando Mara Venier chiede ai naufraghi la loro opinione abbiamo capito che Jonathan ambisce a essere il nuovo opinionista dell’isola per la prossima edizione. Bossari è un narcolettico tenuto sveglio dagli scossoni della Marcuzzi, è più inutile della moglie da Fazio, invece Jonathan fa un discorso tutto dalla parte della produzione, dell'isola, della rete e dice urlando che lì c’è solidarietà, non sono lì per fregarsi l'un l'altro, stanno giocando col sorriso. E che mica c’è modo di distinguere il drum dalla maria. (Un modo c'è, ma vabbè, manco di distinguere un sorriso da una coltellata nella schiena a questo punto).

 

Mara Venier, l’unica col polso del paese reale, conclude con: “Siamo in un programma che sta diventando imbarazzante, almeno per me”. Anche per noi.

 

Tra le cose delicate che non si possono dire aggiungiamo anche Franco, l’istruttore pugliese sottotitolato dalla Gialappa’s, che ha detto a Craig: “Quelli come te mi fanno schifo”. Di solito questioni d’omofobia del genere occupano almeno uno slot, ma guardiamoci negli occhi: il livello è già così da pentimento e redenzione che non c’è spazio per educare uno che non ha imparato neanche la propria lingua. Ce ne faremo una ragione: Franco non verrà invitato al Mucca Assassina.

 

Giucas Casella addormenta le donne meglio di Bill Cosby. La proposta è questa: vi diamo la pasta se Giucas riesce a ipnotizzare qualcuno di voi. La Cipriani per qualche polpetta è già pronta ad andare in coma ma fortunatamente finisce in equilibrio tra due casse, mettendo a dura prova i propri addominali (e la schiena di Marco Ferri e Amaurys nel sollevarla: saranno venti chili solo le tette). Poi Giucas sale su di lei in piedi e urla qualcosa di incomprensibile. Una scena che verrà riproposta sicuramente alla televisione americana per farci fare bella figura. Ma non è finita qui, Giucas le chiede qual è il suo sogno nel cassetto, lei piange, attesa, e poi finalmente rivela “Vorrei diventare mamma”. E te pareva. Prova riuscita “Spaghetti per tutti”, e tutti esultano. La Cipriani abbraccia Giucas rotolandosi nella sabbia e tutti pensano che sia perché s’è innamorata: non è proprio così.

 

 

C’è una ennesima imbarazzante pantomima: siccome c’è penuria di concorrenti, perché se ne sono andati in troppi, chiedono agli eliminati se vogliono ritornare sull’isola con un televoto. Eva Henger dice di no, per coerenza. Bossari e Marcuzzi insistono sapendo perfettamente che non avrebbe senso, ma pensando di dimostrare d’essere persone senza rancore (è chiaro che se Eva torna sull’isola, torna con una gamba rotta), gli altri accettano tutti sperando di non essere scelti dal pubblico. Forse l'unica pronta a tornare per davvero è la Rinaldi. Tornerà con delle banane per Rosa Perotta.

 

 

Come al solito la parte migliore è nel finale, quando non c’è più tempo. La lite tra Bianca Atzei e Elena Morali meriterebbe di aprire la prossima puntata. Le due si odiano, fortunatamente. Bianca dà all’altra della manipolatrice, Elena dà a Bianca della gradassa (probabilmente hanno entrambe qualche ragione). A un certo punto in studio devono staccare l’audio perché le due litigano sui cachet: e non troviamo un altro argomento più tabù oltre alla droga. “Ma stai zitta che hai detto ‘io prendo almeno il doppio del vostro cachet altrimenti non uscivo nemmeno di casa’”, ha detto Elena alla Atzei. E la Atzei s’è difesa: “Peccato che non sai cosa prendo io. Vergognati, mi hai detto quanto prende la tua amica Cipriani”. Che è sicuramente una risposta ma non è certo in contraddizione con quello che ha detto Elena. In tutto questo la Marcuzzi s’affrettava a togliere l’audio, a dire “basta litigare”, a sedare qualsiasi tipo di discussione che è il contenuto di un programma improntato su questo genere di cose. Dopotutto non si ricorda neppure il giorno in cui va in onda e continua a ripetere “A lunedì prossimo, a lunedì”. Forse Eva Henger non è la sola a sabotare il programma.