Ci scrive Striscia la Notizia: “Il canna gate non è stato moralismo censorio da preside di scuola media”

Il programma tv di Antonio Ricci torna sulla vicenda che ha coinvolto Francesco Monte all'Isola dei famosi: “Le prime due puntate andavano rifatte, e il gioco sarebbe dovuto ricominciare. Il concorrente andava squalificato e non protetto”

Al direttore

A proposito dell’articolo “L’Isola dei Famosi di Nino Formicola, l’unico con una storia da raccontare” a firma Manuel Peruzzo e pubblicato sul Foglio.it il 17 aprile, vorremmo precisare che esistono fascicoli “segreti” e “fascicoli palesi”. Quelli su questa edizione dell’Isola dei Famosi sono fascicoli palesi, anche se c’è chi continua a negare l’evidenza nonostante le confessorie dichiarazioni di Francesco Monte in diretta e le malefemmene bruciate sul rogo come streghe.

Le prime due puntate dell’Isola andavano rifatte, e il gioco sarebbe dovuto ricominciare. Il canna gate non è stato moralismo censorio da preside di scuola media, ma la prova che c’era stata una violazione palese del regolamento del programma. In sintesi, se sei un giornalista puoi farti tutte le canne che vuoi, se sei il concorrente di un reality con un regolamento che vieta esplicitamente queste cose devi essere sanzionato: il concorrente Monte andava dunque squalificato e non protetto tracciando “linee omertose”, a cominciare da quella che si sia eliminato da solo. Ma, del resto, L’Isola dei Famosi è un reality, e dunque mostra in televisione la realtà del nostro Paese. Un Paese dove ci sono regole sempre citate ed esaltate, ma che poi (con tanta ipocrisia e molto cialtronismo, ricatti, filmati spariti, testimoni goffamente tacitati, se-parli-sei-morto-televisivamente) alla fine non vengono mai rispettate. Per la gioia di tutti: di chi si è fatto carico dell’ormai facile compito di mostrare la natura di finzione della Tv. Ma anche di critici, commentatori, fustigatori, malpancisti, perbenisti e collezionisti di dossier. Con stima.

L’ufficio stampa di Striscia la Notizia