Una finestra su Paul Allen. L'addio al co-fondatore di Microsoft

È morto a 65 anni a Seattle, la sua città natale. Nel 1975, a soli 22 anni, ha creato insieme as Bill Gates l'azienda d'informatica più famosa al mondo

Enrico Cicchetti

Il cofondatore di Microsoft, Paul Allen, è morto a Seattle a 65 anni per le complicazioni di un linfoma non Hodgkin, un tumore maligno che origina dai linfociti, le cellule principali del sistema immunitario. Lo stesso tipo di cancro che aveva sconfitto nove anni fa. Amico d'infanzia di Bill Gates, con lui Allen ha dato vita a Microsoft. Timido figlio di bibliotecari e genio dei computer, nel 1975 insieme a Gates fondò il colosso di Redmond con il "sogno" di portare un computer in ogni casa, all'epoca in cui ancora i calcolatori erano grandi come una stanza. Fu Allen a inventare il nome Microsoft e, secondo il suo memoriale Idea Man, fu sua l'idea di scrivere un programma software per il primo microcomputer al mondo.

Dopo soli otto anni però Allen lascia la società per problemi di salute e per attriti con Gates. Fonda Vulcan a metà degli anni Ottanta per investire in società di media e comunicazione, tra cui DreamWorks Animation e la compagnia di comunicazioni via cavo Charter. Nonostante la sua uscita Allen rimane un campione nel mondo della tecnologia e della filantropia: investe miliardi di dollari nelle avventure imprenditoriali più disparate, dallo scoperta di relitti della Seconda Guerra mondiale a scommesse in società spaziali. Senza perdere di vista lo sport: Allen era infatti proprietario della squadra di basket NBA Portland Trail Blazers, e di quella di football dei Seattle Seahawks, oltre ad avere una quota di quella di calcio dei Seattle Sounders. È stato classificato tra gli individui più ricchi del mondo, con un patrimonio netto stimato di oltre 20 miliardi di dollari, e ha dedicato gran parte della sua vita al lavoro filantropico, cui ha dedicato più di due miliardi di dollari.

 

Allen ha donato una cospicua somma di denaro al Seti Institute, il centro di ricerca voluto da Carl Sagan, dedicato alla ricerca di vite intelligenti nell'universo attraverso l'ascolto di eventuali segnali radio. Un'iniziativa che ha coinvolto migliaia di computer in tutto il mondo, scatenandoli sulle tracce di segnali provenienti dallo spazio. Dopo aver lasciato Microsoft ha realizzato un altro sogno nel cassetto: con il suo gruppo “Grown men” incide un album rock (acquistabile solo su internet). Costruisce a Seattle, per 270 milioni di euro, l'Experience Music Project, un gigantesco museo dedicato interamente al suo idolo: Jimi Hendrix.

   

"Ho il cuore spezzato dalla morte di uno dei miei più vecchi e cari amici, Paul Allen", ha dichiarato Bill Gates. "I contributi di Paul Allen alla nostra azienda, al nostro settore e alla nostra comunità sono indispensabili", ha spiegato il ceo di Microsoft Satya Nadella. "Come co-fondatore di Microsoft, nel suo modo silenzioso e persistente, ha creato prodotti, esperienze e istituzioni magiche, e così facendo ha cambiato il mondo". "Oggi abbiamo perso un grande pioniere della tecnologia - grazie Paul Allen per i tuoi immensi contributi al mondo attraverso il tuo lavoro e la tua filantropia", ha detto il ceo di Google, Sundar Pichai. Mentre da Apple, Tim Cook, ha aggiunto: "La nostra industria ha perso un pioniere e il nostro mondo ha perso una forza positiva. Inviamo le nostre più sentite condoglianze agli amici di Paul, alla famiglia Allen e a tutti a Microsoft".

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