La cicuta del socialismo Patocka, il filosofo che convinse i cechi a liberarsi dal regime, fino a morirne. Il “Socrate di Praga” 25 NOV 2019
La storia, i regimi e l’amnesia dei social Mentre la Cecoslovacchia di Kundera si liberava del comunismo, in occidente sognavamo il villaggio globale. È finita che il nostro sogno assomiglia all’incubo descritto da Kundera. La nuova macchina dell'oblio 30 SET 2019
Perché i populisti possono rubare restando immuni agli scandali Spartire il bottino con l'elettorato, fare propaganda e muoversi in una sfera pubblica priva di standard di verità e di regole di decoro. Così i casi di corruzione non provocano danni. Anzi Alessandro Maran 12 LUG 2019
Appunti dalla piazza di Praga Che differenza c’è tra Babis e, per dire, Orbán? La protesta in Repubblica Ceca, i conflitti di interesse e le priorità dell’Ue David Carretta 24 GIU 2019
La piazza di Praga Il premier Babis se ne deve andare! Il paradosso di una protesta che si sta colorando d’Europa Micol Flammini 06 GIU 2019
Il poker di Visegrád Polonia, Ungheria, Cechia e Slovacchia: sovranisti con i fucili e i denari degli altri. Forti ambizioni per il dopo voto europeo, ma c’è aria di bluff Stefano Cingolani 14 APR 2019
En marche dall’est. Anche a Visegrád l'europeismo non è morto Varsavia e Praga hanno voglia di Europa, ancora. E per le elezioni nascono nuovi partiti sul modello del movimento di Macron Micol Flammini 07 FEB 2019
Praga rivuole Kundera e Babis gli offre la cittadinanza persa quarant’anni fa Lo scrittore era stato cacciato dall’est nel 1950 accusato di “attività anticomunista”. Le contraddizioni della Repubblica ceca Micol Flammini 18 NOV 2018
L'inchiesta del Monde sul nuovo azionista del Monde Si vociferava che volesse acquistare la Roma, ma la notizia è stata smentita. Daniel Kretinsky però è arrivato davvero al quotidiano francese che ha ricostruito la storia della sua fortuna Micol Flammini 09 NOV 2018
Macron ha trovato un varco dentro Visegrád dove c’è un po’ di europeismo Il presidente francese in visita in Repubblica ceca e Slovacchia. Se con Orbán e Kaczysnki ci sono buoni motivi per arrabbiarsi, forse con Praga e Bratislava è arrivato il momento di mostrarsi un po’ più morbidi Micol Flammini 27 OTT 2018