La cortina di ferro turca Come in Unione Sovietica, Erdogan punisce col carcere la libertà di pensiero. Scrittori, vignettisti, musicisti: nessuno è al sicuro. Trenta giornalisti oggi in carcere e 30 processati per “islamofobia”. Gli occhi puntati sull’Europa. Giulio Meotti 26 APR 2016
Il grande scambio con Teheran I diritti umani sono ragione di preoccupazione per tutti”, dichiara il ministro degli Esteri iraniano Mohammed Zarif al Corriere della Sera. “C’è molto da dire da ambedue le parti. Siamo pronti a dialogare. Faremo le nostre osservazioni sull’alienazione delle comunità islamiche in molte società europee". Redazione 19 APR 2016
Così la sinistra mette all’Indice l'islamico moderato Lo scrittore algerino Kamel Daoud dice la verità e la gauche ordisce una campagna contro il novello “islamofobo”. Paul Berman: “Lo dicevano anche ai dissidenti sovietici: ‘Non dire queste cose, incoraggi l’imperialismo’” Giulio Meotti 29 MAR 2016
E se Ai Weiwei fosse un bluff? Succede, a volte, che la dissidenza diventi professionismo. E’ una inquietante trasformazione di intenti e risultati – si chiama eterogenesi dei fini – ma succede. Stanarlo, il dissidente professionista, è difficile. Giulia Pompili 02 FEB 2016
L’occidente tra sofismi e sottomissione Un anno dopo Charlie, la Francia continua a piétiner sur place, a pestare l’acqua nel mortaio. Non c’entra la religione, non c’entra l’antigiudaismo, e al Bataclan erano solo compagni che sbagliano. Cronache da Parigi. Giuliano Ferrara 08 GEN 2016
Un anno dopo Charlie, il pol. corr. uccide la libertà di espressione L’autocensura degli intellettuali e dei media e la paura di affrontare il tema della relazione che esiste tra violenza e interpretazione del Corano. Così il politicamente corretto ha ottenuto lo stesso risultato degli sgozzatori Claudio Cerasa 07 GEN 2016
Parla Waleed, il “blasfemo” che difende Charlie Hebdo Intervista allo scrittore e blogger che ha trascorso dieci mesi in una prigione palestinese per lo stesso “crimine” per cui i giornalisti di Charlie Hebdo sono stati fatti a pezzi un anno fa: “Blasfemia” Giulio Meotti 06 GEN 2016
Quel che resta di Charlie Hebdo Dio in fuga dopo l’attentato, Dio provvisto di kalash, un anno dopo: “L’assassino” è il titolo della copertina di Charlie Hebdo che celebra così l’anniversario con un milione di copie stampate. Giuliano Ferrara 06 GEN 2016
Gli spazi bianchi del Nyt, “per non offendere l’islam” L'edizione pakistana censura un articolo perché, dicono, "offende il Corano". A un anno dalla strage di Charlie Hebdo non è una buona notizia. Giulio Meotti 05 GEN 2016
Gli scrittori iraniani perseguitati trovano riparo (ed editori) in Israele L’eccezione ebraica nell’arco da Casablanca a Mumbai Giulio Meotti 05 DIC 2015