Mafia Capitale e il rischio che Roma diventi la nuova capitale del circo mediatico giudiziario Quando il prossimo cinque novembre nell’aula Occorsio di Roma si aprirà il processo “Mafia Capitale” i procuratori della Repubblica e forse anche alcuni amici giornalisti faranno bene a osservare con attenzione il succo di una polemica gustosa che si sta sviluppando da alcuni giorni tra i campioni della magistratura chiodata, l’Anm, e un magistrato improvvisamente ribelle di nome Raffaele Cantone. Claudio Cerasa 01 NOV 2015
Perché gli scontrini non sono gli anticorpi utili per città libere e vitali Ossessione regolatoria vs. risorse umane. Parla Moroni Luciano Capone 31 OTT 2015
Modello Conchita Wurst Il guaio è che non si capisce se sono magistrati o politici, e forse non lo sanno più nemmeno loro, spaesati come il resto degli italiani di fronte a uno di quei misteri linguistici che sempre, in questo paese, occultano un pasticcio. Salvatore Merlo 30 OTT 2015
Perché l’Anm ha paura di Raffaele Cantone Le accuse del capo dell’Anac mettono a nudo i limiti della Sabelli band. Non si sa se le sue parole siano legate alla maturazione di un suo nuovo profilo non lontano ormai da quello del politico. Si sa però che per quanto detto ha ragione da vendere. Claudio Cerasa 29 OTT 2015
Dietro il linciaggio del giudice Deodato La polizia del pensiero e la difesa della famiglia spacciata per omofobia. Apprendiamo dalle letture dei giornali di ieri che la scelta del giudice del consiglio di stato di votare a favore dell’annullamento del registro del comune di Roma per la trascrizione delle nozze gay celebrate all’estero corrisponderebbe a un atto “integralista”. Claudio Cerasa 29 OTT 2015
Il linciaggio giornalistico di una sentenza che nessuno vi fa leggere Siti e giornali criticano la decisione del Consiglio di Stato sulle unioni omoessuali contratte all'estero, ma nessuno spiega di che cosa parla la sentenza: tutti preferiscono accanirsi sulle opinioni personali di uno dei cinque giudici, Carlo Deodato. C'entra anche un articolo del Foglio Redazione 28 OTT 2015
Il pensiero unico pro gender dietro la scomunica del giudice Deodato In un paese in cui le opinioni dovrebbero essere libere, è uscito un titolo come quello del sito di Rep.: “Nozze gay, i retweet anti-gender del magistrato del Consiglio di stato”, per inchiodare all’infamia morale via gogna mediatica, uno degli estensori della sentenza che boccia la trascrizione dei matrimoni omosessuali celebrati all’estero. Maurizio Crippa 27 OTT 2015
Separateli! A Napoli sedici presunti camorristi sono stati scarcerati perché il Gip ha approvato la richiesta di custodia cautelare copiando il testo del pm. Per la sudditanza della magistratura giudicante a quella inquirente vanno in fumo le indagini condotte dalla squadra mobile di Caserta. Altro che terzietà e no alle carriere separate. Redazione 27 OTT 2015
La balla dell’equilibrio tra poteri e i peccati nei rapporti tra politica e procure Limitare il raggio d’azione dei magistrati non significa voler togliere loro strumenti necessari a svolgere le indagini ma significa voler togliere loro strumenti che hanno permesso alla magistratura di giocare sporco con le armi del processo mediatico. Claudio Cerasa 27 OTT 2015
Se i pm trattano Renzi come Berlusconi ci sarà un motivo: questo Chiunque governi e tenga alla propria autonomia politica di governo ha un problema primario, in Italia: deve mettere a posto, nel senso di consegnarle alla storia e neutralizzarle attraverso l’affermazione di nuove leggi e nuovi costumi, le pretese politiche e ideologiche della magistratura penale - di Giuliano Ferrara Giuliano Ferrara 25 OTT 2015