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Aste di beneficenza con premio aggiunto e progetti innovativi per monitorare la salute dei boschi

Stefania Nicolich

La start up Wishraiser unisce la raccolta fondi e l’intrattenimento. Il progetto Trace vuole sostenere le foreste

Ci sono molte forme per organizzare eventi di beneficenza e raccogliere fondi per una buona causa, così come sono varie le tecniche usate nelle aste per arrivare a mettere insieme una determinata cifra. Spesso, di mezzo ci finiscono pure dei premi. La start up Wishraiser cerca di unire questi due volti della beneficenza ottimizzando la raccolta fondi e l’intrattenimento garantito dal “momento del premio”.

     

Mario Salsano, uno dei tre fondatori della start up, spiega che la maggior parte degli eventi organizzati per beneficenza non ottimizzano la raccolta fondi. Una volta arrivati alla cifra prestabilita, il tutto si ferma, non contando invece sulla potenzialità dell’offerta. Per questo Wishraiser organizza sulla propria piattaforma – è la prima in Europa – una serie di contest benefici diversi dal solito. Personaggi famosi e influencer del web realizzano le campagne di raccolta fondi a favore delle associazioni che supportano. Qualsiasi persona può sostenere la causa acquistando un ticket che permette, a sua volta, di avere la possibilità di partecipare all’estrazione finale per vivere un’esperienza con il proprio idolo. I contest sono tra i più vari e mettono in palio varie esperienze tra cene, accessi Vip a eventi esclusivi, nonché una serie di gadget. L’utente ha a disposizione vari livelli di donazione per sostenere l’iniziativa: alcuni vincitori di campagne hanno donato anche solo dieci euro. Indipendentemente dall’importo della donazione, questo sistema fa sì che le campagne di donazione siano trenta volte più efficaci di quelle che si vedono in una classica asta di beneficenza. La raccolta media è di 40 mila euro per iniziativa.

     

Christian Vieri, ad esempio, ha lanciato una campagna su Wishraiser per sostenere i terremotati e le popolazioni di Marche e Umbria. Sono stati raccolti cinquantamila euro con più di mille donatori che hanno contribuito con una donazione media di quaranta euro. In palio c’era un weekend in compagnia di Vieri in riviera, con cena e serata in discoteca. La campagna ha ottenuto anche quattro milioni di “impressioni” sui social media, grazie anche alla creazione di una linea esclusiva di t-shirt a tema. Juan Cuadrado, campione della Juventus, ha invece lanciato una campagna per raccogliere fondi a sostegno della sua associazione finalizzata a favorire l’educazione dei giovani di Medellín. In palio c’era un volo a Torino per assistere alla partita Juventus-Napoli. Le donazioni hanno avuto la media più alta – cinquanta euro – e provenivano non solo dall’Italia ma anche dagli Stati Uniti e dal Sudamerica.

     

Si possono sostenere anche le foreste, e allo scopo è stato lanciato ai primi di ottobre – per la prima volta in Italia – il progetto Trace (Tree monitoring to support climate adaptation and mitigation through Pefc certification) pensato e finanziato da Pefc Italia, ente normatore della certificazione di gestione del patrimonio forestale, e dalla Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici (Cmcc). Nel bosco di Piegaro a Città della Pieve, in Umbria, di proprietà della famiglia Margaritelli, trentasei alberi sono muniti di un pacchetto di sensori per misurare diversi parametri ecofisioloigici, flusso di acqua, crescita, diametro, stabilità, respirazione, qualità del fogliame. Con l’applicazione Tree Talker e la tecnologia Iot (Internet of things) i dati vengono trasmessi in tempo reale abbattendo i costi di monitoraggio e aumentando la qualità e la quantità delle informazioni. In questa fase sperimentale, gli alberi “tecnologici” saranno osservati per un anno con l’obiettivo di poter monitorare lo stato di salute di boschi e foreste di tutto il mondo.

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