La giungla di legno allestita a pesaro da Jungle Up

Benvenuti nella giungla

Stefania Nicolich

“Jungle Up”, la struttura di legno dove al divertimento si associano l’esercizio fisico e il relax

Jungle Up è la start up che ci farà tornare bambini e arrampicare in una giungla di legno.

L’idea di Mattia Ferri e altri personal trainer deriva da un’intuizione basilare: siamo molto simili alle scimmie, condividiamo le stesse malattie tranne il mal di schiena. Ed ecco il motivo di questa struttura, completamente in legno, canapa e materiali ecosostenibili che può essere alta 8 o 12 metri e larga 12, costituita da una combinazione che può contare fino 150 attrezzi tra liane, anelli, scale, reti rigide e sospese, pioli statici e mobili, sfere e molto altro.

 

  

La struttura è stata ideata pensando alla creazione d’una nuova disciplina che sappia coniugare l’attività all’aria aperta, il corpo libero e il lavoro in team, combinando diverse attività sportive come arrampicata, street workout, parkour e ninja warrior. L’allenamento che si viene a determinare è molto libero, divertente e funzionale; favorisce inoltre lo sviluppo e il miglioramento delle capacità muscolari e cardiovascolari. Restare sospesi fa bene alla nostra colonna vertebrale e si possono trarre vantaggi per la postura e la riduzione dello stress. Oltre ai benefici a livello di prestazioni fisiche, ci sono anche quelle mentali. Sono stati creati anche dei protocolli con degli esercizi dedicati Team Building, School Building e Family Building, per lavorare in squadra, saper comunicare e migliorare i rapporti di fiducia tra le varie parti in gioco.

Il tutto è finalizzato a creare nuovi stimoli e ad avere uno stile di vita più sano.

 

In una sessione che dura solitamente sessanta minuti, i primi venti sono inquadrati in un circuito teso a migliorare la forza, la resistenza e a completare un percorso di riscaldamento al di fuori dalla struttura.

E’ poi la volta dei quaranta minuti (all’interno della struttura) che si trascorrono seguendo vari circuiti pensati per stimolare i sistemi cardiovascolare e muscolare. Solo in seguito si lavora sul singolo attrezzo. L’allenamento termina con il cosiddetto “libero sfogo”: ci si muove liberamente nella giungla di attrezzi seguendo il proprio istinto. Fino ai quattro metri non vi sono protezioni: ad attutire le eventuali cadute fino ai cinque metri ci pensano i tappeti. Se invece si vuole toccare quota otto metri d’altezza, si viene assicurati.

E’ poi il temo degli esercizi di defaticamento e rilassamento. A ogni modo è importante osservare che non si tratta solo di un allenamento: è anche un’esperienza unica che mette in gioco e stimola i sensi umani. Durante tutto l’allenamento, infatti, l’illuminazione , le musiche e gli aromi sono pensati per accompagnare specificamente le varie fasi.

 

Per offrire il massimo dell’esperienza, la start up collabora con vari brand che forniscono prodotti personalizzati, come la Vibram con le sue scarpe Five Fingers in co-branding con Jungle Up, da usare nella “giungla”. Per chi volesse, una di queste strutture è visibile (e la si può provare) a Pesaro. Le dimensioni possono variare, così da poter adattare la “giungla” alle esigenze dei committenti. Jungle up è stata finanziata da Angel con un track record internazionale. E altri “visionari” sono ovviamente benvenuti. L'obiettivo dei suoi creatori è di poterla vedere presto in tutto il mondo.

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