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Ultima giornata di Eurolega. La mezza impresa che serve alle italiane per arrivare ai playoff

Francesco Gottardi

Giovedì l'Olimpia Milano deve battere il MAccabi e sperare nelle sconfitte di Partizan ed Efes: difficile. Venerdì la Virtus Bologna deve battere il Baskonia alla Segafredo Arena per andare ai play-in da testa di serie

Ultimo grido di stagione regolare. Poi saranno playoff: forse per la Virtus Bologna, quasi certamente no per l’Olimpia Milano. Ma finché c’è speranza – o aritmetica – il basket italiano resta aggrappato alla 34esima giornata di questa Eurolega. Deludente per le nostre squadre in gara, al cardiopalma per tante altre: tra conferme, ritorni di fiamma, grandi assenti e superfavorite. Di seguito, tutto quello che c’è da sapere sul rush finale della massima pallacanestro europea. Con sguardo alle Final four di Berlino.

Cosa serve alle due italiane per qualificarsi ai playoff

Un miracolo ai ragazzi di Messina, lo smalto d’autunno a quelli di Banchi. Ai nastri di partenza, Bologna avrebbe messo la firma per trovarsi nella situazione attuale: ottavo posto, 17 vittorie, qualificazione in tasca ai play-in – la grande novità dell’annata 2023/24 – e l’occasione di disputarli da testa di serie. Il problema è che le Vu nere hanno perso 8 delle ultime 10 gare di Eurolega, dopo essere state perfino terze in classifica e sciupando così il pass diretto per i playoff. Invece venerdì, alla Segafredo Arena, contro il Baskonia sarà spareggio prima degli spareggi: gli spagnoli sono appaiati in classifica (all’andata successo Virtus per 81-91) e chiudere in bellezza vorrebbe dire concedersi il lusso di poter perdere una delle prossime due partite, giocando quella decisiva in casa.

La formula dei play-in, scopiazzata dall’Nba, prevede infatti due turni eliminatori. Dapprima la settima in classifica affronterà l’ottava in partita secca: chi vince vola ai quarti, chi perde affronterà la vincente della sfida tra nona e decima; la squadra che a sua volta si aggiudicherà questa contesa sarà la testa di serie numero otto ai playoff. Un format un po’ cervellotico, forse, ma in fin dei conti imprevedibile e soprattutto efficace a coinvolgere quante più formazioni possibili.

Perché con le vecchie regole, la martoriata stagione di Milano sarebbe già finita da un pezzo. Eppure è bastato qualche tardivo sussulto d’orgoglio – come la prova di forza sulla Virtus, 90-75, la settimana scorsa – per regalare alle scarpette rosse un’estrema opportunità. Non si illudano i tifosi: le chance di qualificazione sono comunque ridotte al lumicino. L’Olimpia (record 15-18) al momento è undicesima insieme al Partizan Belgrado. Una vittoria sopra, cioè al piazzamento che conta, si trova l’Anadolu Efes. Giovedì Melli e compagni scenderanno sul parquet neutro di Belgrado contro il Maccabi Tel Aviv, mentre turchi e serbi se la vedranno rispettivamente contro Stella Rossa e Valencia. C’è solo una combinazione che farebbe sorridere Milano: vincere, con la concomitante sconfitta delle altre due (in caso di arrivo a tre, la classifica avulsa premierebbe il Partizan). A complicare le cose ci sono poi le avversarie di turno. Gli israeliani sul cammino dell’Olimpia sono già matematicamente settimi, ma ben attrezzati. Mentre la Stella Rossa, perdendo a Istanbul, trascinerebbe con sé i rivali del Partizan: profumo di biscotto.

Corsa ai playoff: tutti a caccia del Real Madrid

Dagli ultimi due gradini del tabellone passiamo ai primi sei. Lo squadrone da battere è ancora una volta il Real Madrid: non solo si tratta dei campioni in carica, ma sono l’unica formazione ad aver dominato dall’inizio alla fine (22 vittorie, 7 ko) una regular season altrimenti combattuta. Tutte da definire le altre gerarchie. C’è il Barça di Vesely e Laprovittola, capace di sopperire alla partenza di Mirotic. Suggestiva la riscossa delle due greche: l’Olympiakos punta a migliorare l’argento della passata edizione, il Panathinaikos sta riemergendo da alcune annate incolori. Sempre più ambiziosa l’ascesa del Monaco, trascinato dall’ex Olimpia Mike James. Infine il Fenerbahce, fresco di record: nella vittoria a valanga sull’Alba Berlino, l’ala gialloblù Nigel Hayes-Davies ha segnato la bellezza di 50 punti. Non ci era mai riuscito nessuno nella storia dell’Eurolega. Si attende chi saprà fare ancora meglio.

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