Fred Vasseur  (Ansa)

Il Foglio sportivo

La Ferrari 2024 e la stagione da acchiappafantasmi di Vasseur

Umberto Zapelloni

I piani del team principal della scuderia di Maranello: preparare la Rossa per Hamilton senza farlo pesare a Leclerc

Fred Vasseur non assomiglia a Dan Aykroyd, almeno non quanto il primo Jean Todt assomigliasse ad Alvaro Vitali. Per tutta la stagione però dovrà vestire i panni di un gosthbustere andare a caccia dei fantasmi che popoleranno i corridoi della gestione sportiva ferrarista. Non sarà semplice tenere alla larga dalla Ferrari l’ombra ingombrante di Lewis Hamilton che ha giustamente definito “surreale” la stagione al via a fine mese in Bahrain, appuntamento insolitamente fissato di sabato per rispettare il Ramadan. A Maranello, nel giorno della presentazione più veloce della storia, hanno chiesto di non porre domande sul futuro, ma ovviamente non sono stati ascoltati da quei cattivoni dei giornalisti.  

Charles e Carlos però sono stati bravi a recitare la parte e a scacciare il fantasma. Hanno respinto bene i primi assalti seguendo l’esempio del loro capo, bravissimo a svicolare ogni domanda scomoda. In Mercedes non hanno neppure aperto la sessione di domande, confezionando direttamente loro le interviste con i piloti. Con il risultato che Lewis se ne è uscito con un chiarissimo “È emozionante e surreale essere qui”. Surreale è dir poco. Però va detto che non è una situazione inedita. Sebastian Vettel fu licenziato prima della ultima stagione in Ferrari all’inizio del 2020 e quello non resta certo un anno memorabile nella sua storia vincente. Anche Alonso annunciò molto presto che a fine 2006 avrebbe lasciato la Renault per andare alla McLaren, ma quell’anno vinse comunque il Mondiale. Situazioni però decisamente diverse e poco paragonabili a quella di quest’anno con Hamilton già accasato in Ferrari. Questa volta il materiale è decisamente più esplosivo.


Fred Vasseur è arrivato a Maranello da poco più di un anno e tra una risata e l’altra ha messo in atto la sua rivoluzione morbida, diventata fragorosa quando la corte di John Elkann è stata accolta da Hamilton. Fred continua a ripetere che in Ferrari ognuno dei mille dipendenti è importante per migliorare le prestazioni della vettura. Gioca di squadra, cerca quel consenso che a Maranello non è mai facile ottenere, soprattutto in stagioni in cui non si sale con continuità sul podio. Quando dalla porta a vetri della Gestione sportiva hanno cominciato a entrare delle facce nuove, anche se nomi di primo piano non se ne sono visti finora, si è capito che qualcosa stava accadendo. Quando poi da metà stagione in poi, dopo due mancate partenze che restano una macchia indelebile sul 2023,  il trend si è finalmente invertito, la musica è definitivamente cambiata. Il tocco finale l’ha dato l’annuncio dell’ingaggio di Lewis Hamilton. Quando il sette volte campione del mondo, così spesso corteggiato a vuoto in passato, ha finalmente detto di sì anche i più scettici hanno dovuto arrendersi all’evidenza di un progetto che stava finalmente prendendo la forma voluta. Certo, c’è ancora chi legge le carte e prevede l’arrivo anche di Toto Wolff  e dopo l’Horner-gate anche dello stesso Horner e di Newey, ma la realtà è che Fred Vasseur sta per iniziare la stagione più difficile della sua carriera, almeno fino alla prossima e a quella dopo ancora, che saranno inevitabilmente sempre più toste con Hamilton e Leclerc  sulla stessa auto.


“Il 2024 non sarà un anno di transizione”, assicura Vasseur. L’augurio è che la SF-24 lo permetta avvicinandosi alla Red Bull come nell’ultima parte della stagione scorsa (anche se la nuova Red Bull vista l’altra sera mette già paura). Ma il rischio che possa diventare un anno di passaggio verso l’era Hamilton esiste realmente. Non sarà semplice tenere fuori dai box il fantasma di Lewis, soprattutto se arriverà il giorno in cui sarà necessario dare un ordine di scuderia via radio. E nello stesso tempo bisognerà lavorare per preparare l’arrivo del Messia. Quest’anno l’organizzazione in pista non subirà rivoluzioni, ma solo qualche ritocco, ma si dovrà lavorare perché tutto possa funzionare alla perfezione con Hamilton. Un’opportunità che non andava sprecata, ma che ora si è già trasformata in un’occasione da  non perdere. Il piano di Vasseur in fin dei conti è semplice: gestire il 2024 come un anno normale dimenticando che ogni cosa verrà analizzata al microscopio molto più che in altre occasioni. Ogni messaggio via radio, ogni decisione strategica, ogni parola fuori posto potrà essere usata contro di lui. Sarà un anno incredibilmente stressante in cui avrà assolutamente bisogno di avere accanto l’azienda più di quanto sia capitato finora.

Il lavoro di squadra esercitato su Hamilton con l’aiuto decisivo del presidente ha portato a una svolta impensabile. Adesso si tratta di far crescere ulteriormente la squadra senza correre il rischio di rovinare il rapporto con Charles Leclerc che oggi è il predestinato, l’uomo squadra, l’uomo su cui si è puntato per altre 5 stagioni, ma l’anno prossimo con l’arrivo di Hamilton potrebbe trovarsi in una situazione decisamente più scomoda. Charles va maneggiato con cura per non rovinare quello che resta un diamante ancora da sgrezzare del tutto. Probabilmente tutti gli altri nove Team Principal vorrebbero essere nei panni di Vasseur in questo momento, pur sapendo che lo aspettano anni in cui dovrà camminare su una corda sospesa tra due grattacieli. Hamilton da una parte e Leclerc dall’altra. E sotto un mare in cui si agitano già i fantasmi di Mansell, Prost, Vettel e Alonso. Campioni che sono arrivati a Maranello carichi di gloria, ma se ne sono andati sbattendo la porta. O quasi.
 

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