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dopo la sentenza della Corte di Giustizia europea

Addio Champions League? Ecco come sarà la nuova Superlega

Giovanni Battistuzzi

Tre leghe con promozioni e retrocessioni, nessuna squadra che parteciperà di diritto, più soldi e partite in diretta streaming gratuita. A22 ha presentato il progetto della European Super League

Ora che i buoni di un tempo si sono scoperti meno buoni, e soprattutto monopolisti per sentenza della Corte di Giustizia europea, i cattivi di un tempo sono sembrano d'un tratto meno cattivi. E per far dimenticare che erano stati brutti sporchi e cattivi hanno iniziato a fare i buoni. All'epoca del tentato golpe notturno della Superlega, l'Uefa si era erta a difesa del calcio popolare, degli interessi del calcio di tutti. Diceva che quello era il suo mandato: difendere il pallone dagli interessi dei club ricchi. Non era così, lo si sapeva anche prima della sentenza di oggi che ha sancito che “l'abuso di posizione dominante” di Uefa e Fifa.

Memori degli errori dell'aprile 2021 – sarebbe ora di finirla di tentare golpe notturni, vanno spesso a finire male – A22 Sports Management, la società costituita per sponsorizzare e assistere la creazione della nuova Superlega europea, ora si rifà alla posizione della Uefa di allora e presenta il suo progetto di riforma delle competizioni europee per club, l'European Super League (sia maschile che femminile), riprendendo i concetti che furono della Uefa. Ma con nessun monopolio e molto più libero mercato.

Afferma, in una nota, Bernd Reichart, ceo di A22, che “crediamo che la nostra proposta creerà la competizione calcistica più avvincente d'Europa e allo stesso tempo consentirà di creare un ecosistema calcistico migliore e più sostenibile, sia per il gioco maschile che per quello femminile. Potrà rafforzare i club storici che stanno faticando a competere a livello internazionale, facendo al contempo un grande passo avanti a sostegno della piramide calcistica”.

Come sarà il format della Superlega (o European Super League)

La proposta di A22 non è più la Superlega degli esordi, è stata levigata, ingentilita, resa accettabile anche agli amanti del “calcio popolare”, se esiste ancora. I club che tentarono la via della Superlega scelsero Bernd Reichart proprio per questo, perché è un abile diplomatico, un professionista della mediazione e della "creazione di significato". Lo disse il presidente del Real Madrid, Florentino Perez. Non più un'unico campionato d'élite, ma tre leghe – Star League, Gold League e Blue League, la Star sarà la più importante, di 16 squadre le prime due (divise in due gruppi da otto) e 32 la terza – aperte a tutte le squadre, con possibilità di qualificarsi tramite il posizionamento nel campionato nazionale.

     

     

Insomma, è stato tolto quello che aveva fatto inorridire i più, cioè la presenza garantita dei club fondatori. Non ci saranno membri permanenti, la partecipazione sarà “basata sul merito sportivo”: sono anni questi nei quali non si può non parlare di “merito”.

Certo per il primo anno, nella Star League “i club saranno selezionati in base a un indice con criteri trasparenti e basati sulle prestazioni”. E le prestazioni dicono che le partecipanti alla Star League non saranno poi molto diverse dalla lista delle fondatrici della Superlega di due anni fa.

Dal secondo anno in poi si darà il via alle promozioni e retrocessioni. Dalla Blue League, la serie nella quale si può accedere grazie al posizionamento nel campionato nazionale, si potrà salire in Gold League e da lì nella lega superiore. E viceversa. Promozioni e retrocessioni si decideranno dopo una fase a eliminazione diretta. A essere garantite a tutte le squadre saranno 14 partite all'anno e una remunerazione migliore, oltre a un “pagamenti di solidarietà saranno pari all'8 per cento dei ricavi della Lega, con una somma minima di 400 milioni di euro, più del doppio dell'importo distribuito dall'attuale competizione paneuropea”.

Sostiene Bernd Reichart che “la nostra proposta creerà la competizione calcistica più avvincente d'Europa e allo stesso tempo consentirà di creare un ecosistema calcistico migliore e più sostenibile, sia per il gioco maschile che per quello femminile. Potrà rafforzare i club storici che stanno faticando a competere a livello internazionale, facendo al contempo un grande passo avanti a sostegno della piramide calcistica”.

Come si vedrà la nuova Superlega

E per ricordare a tutti che quello che fu dell'Uefa era tutt'altro che calcio popolare, nel senso di aperto al popolo, A22 fornirà tutte le partite gratuitamente in diretta sulla nuova piattaforma streaming che A22 lancerà e “genererà entrate dalla pubblicità, dagli abbonamenti premium, dalle partnership di distribuzione, dai servizi interattivi e dagli sponsor”. Insomma nessun costo e calcio per tutti, perché, dice Bernd Reichart che “il calcio è il gioco della gente. L'attuale esperienza dei tifosi, con abbonamenti televisivi multipli, sta diventando proibitiva e necessita di nuove idee. Altre opzioni di intrattenimento migliorano continuamente le loro offerte di contenuti e il calcio ha bisogno di innovazione, soprattutto per attirare i giovani tifosi. Vogliamo portare questa straordinaria competizione di grande impatto ai fan di tutto il mondo, in modo da offrire un accesso facile alle partite migliori e un'esperienza ineguagliabile e all'avanguardia per i tifosi. Mettere i tifosi al primo posto accelererà la posizione singolare del calcio come unico sport veramente globale”.

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