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si riaccendono i motori

La Formula 1 trasforma la gara sprint in un highlight di un Gran premio

Umberto Zapelloni

Il Mondiale riparte da Baku dopo la pausa con un nuovo format per le microgare del sabato. Ecco come cambiano la Sprint race e le qualifiche

La Formula 1 prova ad aggiungere un po’ di pepe a un campionato che corre il rischio di essere anestetizzato dal dominio della Red Bull. Dopo 28 giorni di pausa si prepara a ripartire da Baku in questo fine settimana con il nuovo format studiato per aumentare lo spettacolo nei sei weekend stagionali in cui è in calendario la gara sprint su 100 chilometri che assegna punti ai primi otto classificati.

 

Dopo aver provato a mascherarla in Sprint Qualifying nell’anno d’esordio e aver corretto un po’ il tiro lo scorso anno, ecco che Liberty Media varano quello che potrebbe diventare il format definitivo delle gare sprint. Non più i primi 100 km di una gara di 400, ma una gara con vita (e qualifiche proprie). Quest’anno saranno tre in più della scorsa stagione e, dopo Baku, si ripeteranno in Austria, Belgio, Qatar, Austin e Brasile e avranno delle qualifiche dedicate chiamate Sprint Shootout. Andranno in pista il sabato mattina e dureranno pochissimo: dodici minuti di Q1, dieci di Q2 e otto di Q3. In pratica ogni pilota avrà un solo giro a disposizione in ogni Q e un errore sarebbe fatale.

 

Immaginatevi voi tra i muri della città vecchia di Baku dove in tanti hanno lasciato i loro sogni in passato. Saranno qualifiche sprint, dedicate alla gara sprint che poi si svolgerà nel pomeriggio e non andrà più a influire sullo schieramento di partenza del Gran premio della domenica come avveniva fino allo scorso anno. Le qualifiche per la gara vera saranno disputate venerdì pomeriggio con la classica formula. Così facendo gli organizzatori puntano ad avere gare sprint più combattute viste che un incidente non andrebbe più a compromettere la posizione di partenza il giorno dopo. Insomma un po’ di pepe in più in un weekend in cui ci sarà una sola sessione senza nulla in palio, le prove libere del venerdì mattina che a questo punto diventano anche le uniche disponibili per mettere a punto le auto sia per le qualifiche che per la gara.

 

In questa Formula 1 all’americana c’è la continua ricerca dello spettacolo, la voglia di offrire sempre qualcosa in più allo spettatore pagante (quello che partecipa dal vivo e quello che segue in tv o sui vari device). È una Formula 1 che ha capito la grande efficacia degli highlights tanto da aver cominciato a proporli sulle sue piattaforme per aumentare l’audience mondiale e catturare l’attenzione del pubblico più giovane e così costruisce una giornata che sembra l’highlight di un gran premio: mini qualifiche e mini gara, il tutto da consumare con mezz’ora di attenzione al mattino e mezz’ora al pomeriggio (bandiere rosse escluse). Il nuovo format che farà probabilmente storcere il naso ai vecchi appassionati, può davvero trasformarsi in un concentrato di suspense e adrenalina. Ha tutte le caratteristiche necessarie per far divertire il pubblico anche se, va detto, nulla per il momento lascia pensare che sulla distanza breve la Red Bull sia battibile. Nelle moto che da quest’anno applicano la Sprint race a ogni gara, le sorprese ci sono state. La Ducati dominatrice ha fallito, ma su due ruote il tasso d’errore è altissimo e soprattutto Bagnaia non è ancora Verstappen e spesso finisce nella sabbia.

  

Baku è una pista dove il motore conta di più rispetto ai circuiti in cui si è corso finora. La Ferrari potrebbe insomma puntare su quello che pare l’unico jolly a sua disposizione, almeno fino a che in pista non si vedranno delle novità significative, cosa che dovrebbe accadere soprattutto a Imola. “È passato quasi un mese dall'ultimo Gran premio e in queste settimane abbiamo lavorato duramente a Maranello sullo sviluppo della SF-23, sia in termini di miglioramento dell'attuale pacchetto vettura che sul fronte degli aggiornamenti pianificati, che saranno introdotti gradualmente nel corso delle prossime gare – ha detto Vasseur - Charles e Carlos hanno fatto la loro parte, lavorando al simulatore e dandoci feedback importanti. In Australia avevamo già fatto un passo avanti in termini di prestazioni pure e per l'Azerbaigian intendiamo ripartire da qui”. La stessa Mercedes è alla ricerca di se stessa con novità nella struttura tecnica e sulla vettura. Intanto non resta che affidarsi alla gara sprint del sabato per divertirsi un po’ e magari sorprenderci.

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