Foto Epa, via Ansa

bilanci in vasca

Il nuoto italiano è ancora work in progress

Francesco Caligaris

Ai Campionati italiani assoluti di nuoto, terminati lunedì a Riccione, la Nazionale ha qualificato comunque una dozzina di nomi ai prossimi Mondiali in vasca lunga che si terranno a Fukuoka (Giappone) dal 23 al 30 luglio. Per il pass c'è ancora tempo: a giugno il Trofeo Sette Colli di Roma

Quindici pass complessivi per 12 atleti diversi più le due staffette 4x100 miste. Ai Campionati italiani assoluti di nuoto, terminati lunedì a Riccione, la nazionale azzurra non risponde agli sconquassi internazionali della prima metà di stagione (la settimana perfetta della sedicenne canadese Summer McIntosh, ma anche il 14’34’’91 nei 1500 stile libero dell’irlandese Daniel Wiffen, il quarto miglior tempo di sempre nella specialità di Gregorio Paltrinieri), ma qualifica comunque una dozzina di nomi ai prossimi Mondiali in vasca lunga che si terranno a Fukuoka (Giappone) dal 23 al 30 luglio, e lo fa con l’apparente calma di chi è consapevole del livello ormai raggiunto nel panorama globale e sa che i tempi, certi tempi, vanno nuotati quando conta, al grande appuntamento, e non ad aprile.

I qualificati sono sette uomini (Thomas Ceccon nei 100 dorso, Nicolò Martinenghi e Federico Poggio nei 100 rana, Marco De Tullio nei 400 stile libero, Alberto Razzetti nei 200 farfalla, Matteo Restivo nei 200 dorso e Leonardo Deplano nei 50 stile libero) e cinque donne (Benedetta Pilato nei 50 rana, Lisa Angiolini nei 100 rana, Simona Quadarella nei 400, 800 e 1500 stile libero, Margherita Panziera nei 200 dorso e Sara Franceschi nei 200 e 400 misti): ci sono tutte le punte delle nazionale italiana meno Gregorio Paltrinieri, distante due secondi dal tempo limite (7’46’’74/7’44’’) negli 800 stile libero e un secondo (14’49’’02/14’48’’) nei 1.500. “Ma il capitano non si discute: per noi è già in Giappone”, ha detto subito il direttore tecnico Cesare Butini.

Manca anche – ed è forse l’assenza più rumorosa – la casella dei 100 stile libero maschili. Pochi giorni fa il sito specializzato Swim Swam ricordava che Alessandro Miressi è il terzo nuotatore della storia a essere sceso più volte sotto i 48 secondi nella cosiddetta “gara regina” dopo lo statunitense Caeleb Dressel e il romeno David Popovici, ma a Riccione Miressi si è fermato a 48’’61, lontano dal tempo valido per la qualificazione di 48’’34, poi sfiorato (ma non sarebbe valso comunque) nella prima frazione della staffetta 4x100 stile libero dell’ultimo giorno (48’’37).

Tra le note più liete ci sono l’ottimo stato di forma di Simona Quadarella (che ha conquistato tre pass in tre distanze diverse ed è diventata la prima atleta a vincere i 200, i 400, gli 800 e i 1500 stile libero nella stessa edizione degli Assoluti), il record italiano di Sara Franceschi nei 200 misti (l’unico primato individuale realizzato a Riccione), il 58’’73 di Federico Poggio nei 100 rana (la quattordicesima miglior prestazione di tutti i tempi, con cui si è tolto la soddisfazione di battere il campione del mondo in carica Nicolò Martinenghi) e Benedetta Pilato. Un mese fa non voleva neanche partecipare, lunedì mattina nelle batterie dei 50 rana ha realizzato il secondo miglior tempo mondiale stagionale (29’’84) con la meraviglia che appartiene al suo enorme talento e ai suoi 18 anni. E a proposito di adolescenti, la sedicenne Sara Curtis – papà piemontese, mamma nigeriana – ha vinto il suo primo titolo nazionale assoluto nei 50 stile libero. Non ha fatto il tempo per i Mondiali, ma segnatevi questo nome: lo risentirete presto.

L’Italia è ancora work in progress. Chi non si è qualificato per il Giappone ci riproverà al Trofeo Sette Colli di Roma dal 23 al 25 giugno, oppure dovrà sperare nelle scelte discrezionali del direttore tecnico Cesare Butini. Questa e la prossima saranno in realtà un’unica lunghissima stagione con un calendario mai visto prima: Mondiali in vasca lunga a luglio 2023, Europei in vasca corta a dicembre 2023, ancora Mondiali in vasca lunga a febbraio 2024, Europei in vasca lunga a maggio 2024, infine le Olimpiadi tra luglio e agosto 2024. Il vero obiettivo è quello: Parigi.

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