Ripartire, sì, ma con che testa?
Tre psicologi dello sport ci spiegano l’impatto di lockdown, pandemia e stadi vuoti sui giocatori
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Come cambia il calcio a porte chiuse? Zero fischi, niente cori, al massimo qualche insulto “benevolo” dalla propria panchina. Se il quando della ripartenza del calcio italiano è stato a lungo un rebus, il come era chiaro dall’inizio: a porte chiuse per evitare assembramenti, e con rigide norme igienico-sanitarie per sventare eventuali contagi. Ma uno stadio vuoto e silenzioso come influenzerà la mente dei calciatori?
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