Il monitoraggio covid

Il Covid frena ancora, tra vaccini e green pass. Giù incidenza e ricoveri

Si registrano 29 casi ogni 100mila, erano 34 la settimana scorsa. L'Rt a 0.85, sostanzialmente stabile. Il tasso di occupazione delle terapie intensive è al 3,8 per cento. Intanto l'85 per cento degli italiani ha aderito alla campagna vaccinale. E i risultati si vedono

Ruggiero Montenegro

Al netto delle polemiche e delle tensioni annunciate per oggi, con l'obbligo di green pass a lavoro che diventa operativo, la campagna vaccinale (ieri in 73mila hanno fatto la prima dose, un record) e gli strumenti di contenimento della pandemia confermano la loro efficacia. E anche oggi gli indicatori continuano a mostrare la tendenza positiva, registrata già da qualche settimana. L'incidenza scende ancora: 29 casi ogni 100mila abitanti, nell'intervallo 8- 14 ottobre, rispetto ai 34 dell'ultimo monitoraggio (1-7). Resta sostanzialmente stabile invece l'indice di trasmissibilità, si registra un aumento lievissimo, e l'Rt sale da 0.83 a 0.85, un dato comunque al di sotto della soglia fissata a 1, segno che la circolazione del virus indietreggia.

 

Sono questi i principali dati contenuti nella bozza dell'analisi del monitoraggio Covid, discussa oggi dalla Cabina di regia, dell'Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute. Indicazioni che assumono ancor più valore se si considerano i timori del mese scorso legati alla ripartenza delle scuole, che invece non hanno prodotto effetti significativi sulla curva del contagio.

 

Il documento ricostruisce inoltre l'ulteriore allentamento della pressione sugli ospedali italiani, sia a livello di ricoveri ordinari, che scendono dal 4.9 per cento al 4.3 per cento (2479 i ricoverati), sia dal punto di vista delle terapie intensive, dal 4.2 per cento al 3,8 (359 i positivi che necessitano di respiratore). Le soglie d'allerta sono fissate rispettivamente al 15 e al 10 per cento. Anche scendendo a livello locale, nessun territorio fa registrare numeri al limite e tutte le regioni vengono classificate a “rischio basso”, ad eccezione di Marche, Molise e Valle d'Aosta considerate invece a “rischio moderato”. Insomma nessun cambio di colore in vista, né oggi né nelle prossime settimane. Il momento favorevole e il rallentamento della pandemia, emergono ancor di più nel confronto con i dati di un anno fa: il 14 ottobre 2020 i nuovi casi erano 7.331, con circa 150mila tamponi e un tasso di positività al 4,8 per cento, mentre ieri i casi sono stati 2.668, su 324mila tamponi e un tasso dello dello 0,8 per cento.

 

La campagna vaccinale 

“La variante Delta continua a rappresentare la quasi totalità dei casi in Italia”, dice ancora la bozza del monitoraggio, rimarcando come “una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti".

In questo senso, si legge sul report del governo, i cittadini immunizzati sono 43.640.856, l'80,8 per cento della popolazione over 12. Si arriverà molto presto all'85 per cento, visto che, considerando la prima dose, gli italiani vaccinati sono oltre 46 milioni.  E prosegue inoltre la campagna per la terza dose, per il momento riservata ai soggetti più fragili e più a rischio: ad oggi il richiamo è stato somministrato a 487.522 persone, il 6.44 per cento della platea individuata dalle autorità sanitarie.

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