L'obbligo del green pass funziona: ieri 73.000 nuove prime dosi. È record

Valerio Valentini

I dati elaborati dai tecnici di Figliuolo. La crescita costante nell'ultima settimana: da una media di 50.000 al giorno, si è arrivati a un incremento del 50 per cento alla vigilia dell'introduzione dell'obbligo della certificazione sui luoghi di lavoro

Ecco il dato che il governo auspicava: 73.000. Tante sono state le prime dosi inoculate nella giornata di ieri. Un dato clamoroso, che arriva proprio nell'immediata vigilia dell'entrata in vigore dell'obbligo del green pass sui luoghi di lavoro. Nella giornata di ieri, giovedì 14 ottobre, sono stati appunto 73.000 gli italiani che hanno deciso di vaccinarsi. Ben 8.000 in più rispetto a mercoledì, e addirittura 15.000 in più rispetto a martedì, quando le prime dosi erano state 58.000. Dati comunque sopra la media giornaliera delle ultime settimane, quelle a cavallo tra settembre e ottobre, che si era fermata a quota 50.000. Sono questi i numeri elaborati dai consulenti del generale Figliuolo, che coordina la campagna vaccinale, e che ha raffrontato nelle scorse ore le sue statistiche con quelle, sostanzialmente coincidenti, del ministero della Sanità.
Segno, dunque, che il green pass funziona, almeno come strumento che incentiva alla vaccinazione. E questo spiega anche perché, almeno per ora, Mario Draghi non abbia voluto cedere alle pressioni di sindacati e partiti che chiedevano un segnale di distensione sulla vaccinazione verde, magari sotto forma di sgravi fiscale alle aziende che volevano pagare i tamponi ai propri dipendenti sprovvisti del pass.

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  • Valerio Valentini
  • Nato a L'Aquila, nel 1991. Cresciuto a Collemare, lassù sull'Appennino. Maturità classica, laurea in Lettere moderne all'Università di Trento. Al Foglio dal 2017. Ho scritto un libro, "Gli 80 di Camporammaglia", edito da Laterza, con cui ho vinto il premio Campiello Opera Prima nel 2018. Mi piacciono i bei libri e il bel cinema. E il ciclismo, tutto, anche quello brutto.