ANSA/ ALESSANDRIO DI MARCO

I giovani e i vaccini

In Francia i ragazzi preferiscono il Covid al vaccino. In Missouri si vaccinano di nascosto

“Io e mia moglie stiamo cercando di prenderci il Covid per poter avere un certificato che ci faccia andare in giro”, ha scritto Maxime sui social, in Francia, “senza dover attendere settimane per fare una doppia dose di vaccino o un tampone tutti i giorni”. Il Figaro ha raccolto voci e post di molti under 30 francesi che stanno pianificando di prendersi il Covid per “una cosa che non mi serve letteralmente a niente”. Niente mascherina, niente mani lavate, niente precauzioni quindi.

 

Secondo il quotidiano, sono molti i giovani che vogliono un lasciapassare (se hai fatto il Covid hai un documento che lo certifica e che vale sei mesi come il pass vaccinale) ma che sono convinti che sia meglio ammalarsi, tanto a questa età i sintomi, se ci sono, non sono gravi. Il sociologo Jérémy Ward dice di non essere sorpreso: fin dall’inizio della pandemia, i 20-30enni hanno sempre avuto una predisposizione alla vaccinazione più bassa. Alcuni dicono che il virus è un elemento naturale e che il corpo naturalmente lo può battere, altri non formulano molte teorie: vogliono poter tornare a vivere normalmente il più in fretta possibile, e la strada dell’eventuale contagio sembra la più breve.

 

Naturalmente questi discorsi non contemplano il fatto che la vaccinazione ha un obiettivo di interesse comune chiaro e rilevante: l’immunità di gregge. Se non ci si vaccina, l’impatto collettivo è ben più grande della riluttanza individuale, e finché il virus circola può anche e ancora mutare. Ma la questione delle vaccinazioni è diventata in alcuni casi talmente ideologica che se ci sono i giovani francesi che preferiscono piuttosto ammalarsi che farsi il vaccino, alcuni giovani americani si vaccinano di nascosto: non vogliono che gli amici sappiano. Un medico del Missouri, dove metà della popolazione è completamente vaccinata ma l’altra no e la variante Delta sta facendo aumentare molto le infezioni soprattutto tra i più giovani, ha raccontato alla Cnn che alcuni arrivano dicendo: vaccinatemi, vi prego, ma per nessuna ragione fate sapere che mi avete visto. E’ piuttosto inquietante che, per quieto vivere, qualcuno chieda di non far sapere che si è vaccinato, ma se la privacy incoraggia la vaccinazione, che privacy sia.

 

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