ANSA/ MASSIMO PERCOSSI

Vaccinare i giovani

Giovanni Rodriquez

Meloni e Salvini sconsigliano il vaccino tra i 12 e i 17 anni. Ma cosa fanno gli altri paesi?

Ieri l’Ema ha autorizzato il vaccino contro il Covid di Moderna anche negli adolescenti tra 12 e 17 anni: “L’efficacia è simile a quella dimostrata negli adulti” e anche gli effetti indesiderati più comuni sono “simili a quelli riscontrati nelle persone di età pari o superiore a 18 anni”. Si tratta del secondo vaccino approvato per gli over 12, dopo quello di Pfizer. La decisione dell’Ema su Moderna arriva in una settimana caratterizzata dalle polemiche di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che a più riprese hanno sollevato dubbi sulla vaccinazione dei più giovani. Inizialmente Lega e FdI hanno addirittura sconsigliato il vaccino sotto i 40anni, un messaggio pericoloso visto che senza quella fascia (il 40 per cento della popolazione) l’immunità di gregge è impossibile. Verrebbe meno l’intero piano vaccini.

 

Dopo la dura risposta del premier Mario Draghi (“l’appello a non vaccinarsi è un appello a morire”), Salvini e Meloni hanno corretto il tiro invitando alla cautela per la fascia d’età 12-17 anni (pari al 5 per cento della popolazione, non più il 40). E a supporto hanno citato la politica vaccinale nei confronti dei ragazzi di Regno Unito e Germania. Ma quali sono le indicazioni negli altri paesi?

 

In Israele da giugno sono partite le vaccinazioni per i ragazzi tra i 12 e i 15 anni di età con Pfizer. Il piano israeliano si è concentrato sui ragazzi più fragili ed esposti al rischio in caso di Covid, e su quelli che convivono con familiari fragili e più a rischio per patologie, ma il vaccino è consigliato per tutti. Nonostante rari casi di miocarditi, superabili in pochi giorni, si è stabilito che il beneficio del vaccino supera di gran lunga i rischi.

 

Negli Stati Uniti i Centers for disease control and prevention (Cdc) hanno raccomandato a tutti gli over 12 di vaccinarsi contro il Covid. La vaccinazione diffusa viene considerata uno “strumento fondamentale per aiutare a fermare la pandemia”. Anche l’American Academy of Pediatrics raccomanda il vaccino, i pediatri statunitensi rimarcano come tra i bambini ci sono stati 3,8 milioni di casi, migliaia di ricoveri e centinaia di morti.

 

La campagna vaccinale è stata aperta agli over 12 anche in Francia. IL governo ribadisce il parere dell’Ema al momento dell’approvazione del vaccino Pfizer per queste fasce d’età sul rapporto rischi/benefici. La fascia dei più giovani rappresenta una buona fetta di popolazione che va inclusa nella campagna vaccinale per limitare la diffusione del virus e per raggiungere l’immunità di gregge.

 

Il Regno Unito ha una posizione leggermente diversa. A causa di queste rare miocarditi segnalate come possibili eventi avversi, il Joint committee on vaccination and immunisation consiglia al momento il vaccino a tutti gli over 18, ma nella fascia d’età 12-17 anni solo ai ragazzi fragili o più a rischio (con disabilità neurologiche, sindrome di Down, condizioni che determinano immunosoppressione e quelli con disabilità di apprendimento profonde e multiple) o a contatto con persone immunodepresse.

 

In Germania, un po’ come nel Regno Unito, la Standing Vaccination Commission (Stiko) raccomanda la vaccinazione anti Covid per tutte le persone dai 18 anni di età a salire. Quanto alla fascia d’età 12-17 anni, a oggi, il vaccino viene consigliato per coloro che hanno un aumentato rischio di un grave decorso in caso di Covid.

 

La politica vaccinale sui più giovani sembra quindi seguire strade diverse nei diversi paesi. Possiamo trovare posizioni come quelle di Regno Unito e Germania dove il vaccino viene sì consigliato solo per i giovani più fragili ma non vietato agli altri over 12. Di contro in Italia, come negli Stati Uniti e in Israele, viene consigliato sia per evitare la malattia sia per limitare la circolazione del virus. Ma come ricorda l’American Academy of Pediatrics, il vaccino è importante anche per motivi non strettamente medici: “Vaccinare i bambini li proteggerà e consentirà loro di impegnarsi pienamente in tutte le attività – scuola, sport, socializzazione – che sono così importanti per la loro salute e il loro sviluppo”.
 

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