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editoriali

Modello Europei per bar e ristoranti

Redazione

Sì ai tifosi all’Olimpico. Aprire all’aperto si può, proviamoci anche altrove

La Figc ha ricevuto oggi la lettera con cui il governo autorizza la presenza degli spettatori allo stadio Olimpico di Roma per le quattro partite dell’Europeo di calcio che si giocheranno in Italia, compreso il match inaugurale dell’11 giugno. Dopo qualche tentennamento da parte del Cts, l’esecutivo ha preso la decisione più saggia: aprire in sicurezza ma aprire (almeno il 25 per cento dei posti potrà essere occupato). Scrivevamo qui che questo sarebbe stato innanzitutto un segnale importante verso il ritorno graduale a una normalità che il Covid ha stravolto nell’ultimo anno, una sfida da vincere per dimostrare che con le dovute cautele si può organizzare anche un grande evento con migliaia di persone coinvolte. L’auspicio adesso è che questa scelta non resti una decisione isolata, un sì ai “privilegiati” del calcio e basta.

Sempre più studi scientifici sottolineano come il contagio tra persone all’esterno sia un evento statisticamente molto raro. Proprio parlando di questi dati, ieri il virologo Roberto Burioni chiedeva: “Perché – con l’arrivo della bella stagione – non riaprire subito bar, ristoranti e pure teatri all’esterno, non lesinando autorizzazioni?”. Basterebbe applicare il “modello Europei” a quelle attività che si possono fare all’aperto. Aumentando i controlli, verificando il rispetto di distanze e misure di sicurezza, facendo appello alla responsabilità di esercenti e clienti, sarebbe un altro segnale importante del fatto che la battaglia contro il Covid si può vincere senza restare chiusi a tempo indeterminato. In attesa di riempire stadi, cinema e sale interne dei ristoranti, si può approfittare di un’alleanza virtuosa tra vaccinazioni, organizzazione e “bella stagione” e incominciare a riaprire dove si può stare all’aperto. Anche la scienza dice che si può, proviamoci.

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