Mentre i no vax chiedono le dimissioni della Grillo, la Germania propone l'obbligo vaccinale

Enrico Cicchetti

Berlino pensa di seguire Italia e Francia perché il morbillo rischia di trasformarsi in un'epidemia. Intanto gli antivaccinisti protestano contro i “tradimenti” del M5s e della Lega

Continua la polemica sui vaccini obbligatori, con i no vax in piazza e il M5s sulle spine. I grillini avevano blandito gli antivaccinisti durante la campagna elettorale e ora si trovano tra due fuochi: un'epidemia di morbillo da gestire (mantenere l'obbligo sembra l'unica soluzione) e le promesse elettorali da rispettare. Il ministro della Salute Giulia Grillo, intervistata su Corriere Tv, ha spiegato che “l'obbligo rimane per le epidemie come quella del morbillo. In Italia ci sono stati molti morti, è quindi assolutamente importante vaccinarsi. Abbiamo discusso una proposta di legge che abolirà di fatto la legge Lorenzin. Quello che noi abbiamo criticato per quanto riguarda i vaccini è stata l'esagerazione di passare da 0 a 10 vaccini obbligatori. Credo che anche i no vax protestassero per questo”. Ma loro, gli antivax, non sembrano pensarla così: centinaia di attivisti si sono riuniti oggi davanti a Montecitorio per protestare contro l'obbligo vaccinale. E contro il M5s, considerato un “traditore”: “Il ddl 770 a firma M5s e Lega prevede esclusioni scolastiche fino a 16 anni. Basta promesse, basta tradimenti”, recitava un cartellone esposto dalla piazza, che ha urlato: “Giulia Grillo, dimissioni!”. Nella furia no vax è finito anche il portavoce del premier, Rocco Casalino, che passava davanti al Palazzo ed è stato fischiato

  

  

Vaccini obbligatori anche in Germania

Intanto anche la Germania, dove il morbillo rischia di trasformarsi in un'epidemia, sta pensando di rendere obbligatori i vaccini, come hanno fatto l’Italia nel 2017 e la Francia nel 2018. 

  

   

A marzo è iniziato un dibattito politico sulla questione e due giorni fa il ministro della Salute tedesco, Jens Spahn, ha annunciato di avere presentato una proposta di legge che prevede l’obbligo di vaccino per l’ingresso a scuola entro il 2020 con multe fino a 2.500 euro per chi non rispetterà la normativa. “Voglio eradicare il morbillo”, ha detto Spahn al Bild am Sonntag. “Chiunque vada in un asilo o in una scuola dovrebbe essere vaccinato contro il morbillo. Chi non ha vaccinato il proprio bambino, rischia fino a 2.500 euro di multa”. 

    

  

Secondo il ministro, la riforma avrebbe l’assenso di tutta la Grosse Koalition che guida la Germania. Ma anche quello del partito liberale Fdp, che dal 2013 si trova invece all'opposizione: la segretaria Linda Teuteberg si è detta d'accordo con l'obbligo “perché non possiamo andare avanti con altri mezzi, sfortunatamente”. Teuteberg resta cauta però sulle sanzioni: “Non dovremmo andare dritti alle pene”, ha detto. “Per i genitori che non sono disposti a cedere, dovremmo prima dare consigli medici intensivi”.

   

L'obbligo vaccinale in Europa

Alcuni anni fa, un’indagine del progetto Vaccine European New Integrated Collaboration Effort (Venice) ha comparato i 27 paesi dell’Unione europea, più Islanda e Norvegia: in sedici stati europei non c'è nessun vaccino obbligatorio, mentre i restanti quattordici ne hanno almeno uno (Belgio, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Francia, Grecia, Ungheria, Italia, Lettonia, Malta, Polonia, Romania, Slovacchia e Slovenia). In Francia le vaccinazioni obbligatorie sono diventate 11 l'anno scorso mentre in Portogallo dal 2017 tutti i bambini non vaccinati vanno segnalati dalle scuole alle autorità sanitarie, che devono informare le famiglie sui vaccini. E in Lituania, nonostante l'assenza dell'obbligo, i bambini non vaccinati contro morbillo, parotite e rosolia non possono essere ammessi all’asilo.