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roma capoccia

Un'installazione natalizia trasforma la cupola del Bernini della Chiesa degli Artisti in volta celeste

Nicoletta Tiliacos

Si intitola "Cielo" l'opera ideata dall'architetto Susanna Nobili per la basilica di Santa Maria in Montesanto. Un viaggio nello spazio tra ammassi stellari, nebulose e comete

In un’appendice alle Passeggiate romane, Stendhal invita il neofita dell’Urbe a visitare la mattina del secondo giorno, avendone dieci a disposizione, Piazza del Popolo con le sue tre chiese. Duecento anni dopo, per una di queste, la Basilica di Santa Maria in Montesanto, che con la gemella diversa Santa Maria dei Miracoli vigila ai lati dell’ingresso al Corso, suggeriamo invece a romani e viaggiatori una visita dalle cinque alle otto di sera. In quelle tre ore, dall’8 dicembre fino al 7 gennaio, ci si può estaticamente immergere nell’installazione natalizia più emozionante tra quelle offerte dalla città. Si intitola “Cielo”, l’ha voluta monsignor Walter Inserio, rettore di quella conosciuta dai romani come “Chiesa degli Artisti” – qui spesso si celebrano gli addii a chi ha coltivato, sotto ogni forma, la bellezza – e l’ha ideata l’architetto Susanna Nobili, ispirata dalla cupola berniniana di intatto bianco barocco, identico dal 1681. 


Nella raffigurazione cristiana, la cupola suggerisce da sempre l’idea della volta celeste, ben prima che la scienza ci parlasse di curvatura dell’universo e rendesse possibili i viaggi nello spazio. È dunque per un moto assolutamente naturale di riconoscimento che Susanna Nobili ha pensato a una sequenza di proiezioni, a cura del graphic designer Sergio Metalli, che trasformano la cupola ellittica della Chiesa degli Artisti (ellittica come l’orbita terrestre) in una volta celeste attraversata da ammassi stellari, nebulose, nuvole, mentre l’immagine del cielo passa dall’aurora alla notte. Nulla è artificioso, tutto è reale e ricavato da filmati scientifici dello spazio. le stelle sono vere stelle, il cielo è vero cielo. Il movimento completo, circa cinque minuti, si ripete senza sosta nell’arco di tre ore, accompagnato da bellissime musiche sacre per coro. Quel cielo mobile e ipnotico, che celebra il sacro semplicemente mostrandosi, è attraversato a un certo punto da una cometa, che lentamente percorre la volta e si inabissa dietro l’altare. Susanna Nobili l’ha costruita a partire dalla cometa dipinta da Giotto nell’Adorazione dei Magi nella Cappella degli Scrovegni, ed è l’unico elemento meravigliosamente e rispettosamente ri-creato, in armonia perfetta con lo spirito barocco, dell’intera installazione. Il piccolo miracolo di Natale è che la cupola berniniana della Chiesa degli Artisti, che sembrava attenderle da sempre, ha ritrovato le sue stelle.