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Roma Capoccia

Passeggiata tra le meraviglie dei piccoli editori alla Nuvola 

Gianluca Roselli

"Nomi, cose, città, animali", questo il tema della 22esima edizione di Più Libri Più Liberi, la fiera della piccola e media editoria che si svolge ogni anno all'Eur, nel nuovo Centro congressi della capitale

Cinque giorni con 670 appuntamenti e 594 espositori, con l’obbiettivo di raggiungere 120 mila visitatori (nel 2022 furono 105 mila). Questi i numeri dell’edizione numero 22 di Più Libri Più Liberi (Plpl), la “Fiera della piccola e media editoria”, promossa dall’Associazione Italiana Editori (Aie), che si è aperta ieri alla Nuvola. Il tema di quest’anno è “nomi, cose, città, animali”, come il gioco in cui bisogna trovare le parole. La curatrice da quest’anno è la scrittrice Chiara Valerio, che ha dedicato l’edizione a Giulia Cecchettin. La manifestazione, nata nel 2001, è cresciuta di anno in anno e ora è forse la più importante d’Italia dopo il Salone del Libro di Torino. “Il salto di qualità l’abbiamo fatto nel 2017, quando siamo venuti alla Nuvola (prima era a Palazzo dei congressi, ndr), perché il contenitore migliora anche il contenuto. Posso dire che Plpl fa apparire la città, sempre molto criticata, più bella”, afferma il direttore, Fabio Del Giudice. All’inaugurazione, ieri, c’era pure il sindaco Roberto Gualtieri.

Il bello della kermesse è proprio curiosare tra gli stand alla scoperta di volumi mai visti: le edizioni delle piccole e piccolissime case editrici, con alcune che sfiorano quasi l’artigianalità. E così si scoprono quelle specializzate nei manga giapponesi e fumetti, nel fantasy (con magnifiche illustrazioni), nella filosofia, nelle fiabe per bambini, nelle letture alternative di politica e cronaca, nelle mitologie del nord Europa o nelle illustrazioni vintage. Una scoperta continua. Numerosi, e non stiamo qui a elencarli, gli incontri con scrittori e giornalisti. Tantissimi, poi, i bambini. “È una fiera popolare, molto partecipata, meno ingessata di Torino, che però è un’altra cosa”, fa notare l’ex assessore alla Cultura, Umberto Croppi. “Per me è la festa dei ‘non lettori’ perché qui vengono molti neofiti, ed è il suo bello. Inoltre, si è rivitalizzato un quadrante della città, l’Eur, non attraente dal punto di vista culturale”, osserva l’ex direttore di Radio 3, Marino Sinibaldi.

La piccola e media editoria nel 2022 ha pubblicato 47.850 novità. Il comparto rappresenta il 50,1 per cento dell’interno panorama editoriale. Le case editrici medio-piccole sono 5.022, in leggero calo rispetto al 2021. Per essere accettati a Plpl non bisogna superare i 15 milioni di fatturato. C’è polemica, però, con i librai romani, che da qualche anno chiedono che la kermesse venga spostata in altra data. “Per noi dicembre è il mese più importante, in cui realizziamo il 30 per cento del fatturato annuo. Una fiera nel periodo natalizio ci danneggia. E se le librerie chiudono, ci rimettono anche gli editori”, afferma Ilaria Milana, presidente dell’associazione librai. “Plpl s’è fatta conoscere a dicembre, cambiare data significa ammazzarci. I libri dei piccoli editori che trovate qui in libreria non ci sono: non c’è concorrenza”, sostiene Del Giudice. “Cambiare data non sarebbe un dramma e ci aiuterebbe molto. Se una persona acquista i libri per Natale in Fiera, poi in libreria non ci va…”, fa notare Milani. Al momento sembra non esserci una soluzione.

 

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