Azione in azione

I congressi locali calendiani, e l'idea di una triade ex zingarettiana a Strasburgo

Marianna Rizzini

Il partito di Calenda sceglie Bianchini come segretario provinciale di Roma. Per le europee si pensa ad Alessio D'Amato, ex assessore regionale alla sanità, che potrebbe sfidare proprio l'ex governatore Zingaretti e la consigliera Bonafoni

C’è movimento in casa Calenda, movimento a livello territoriale e non solo. Domenica 26, infatti, si è tenuto a Roma il congresso locale del partito per la provincia di Roma, ed è stato eletto alla carica di segretario Paolo Bianchini, già sindaco di Anguillara Sabazia. “Ringrazio tutti gli iscritti che hanno partecipato al congresso per avermi accordato la loro fiducia e questo straordinario consenso”, ha detto Bianchini: “Da oggi il mio unico impegno sarà quello di mettere tutti in condizione di contribuire al successo di Azione, di costruire una forza aperta e plurale in grado di offrire ai cittadini della Città Metropolitana una casa politica accogliente contro i populismi e le gabbie ideologiche”.

 

A dicembre è invece in programma il congresso locale romano. Candidato favorito, Francesco Carpano, giovane consigliere comunale succeduto a Calenda nell’Aula del Campidoglio dopo le dimissioni del leader di Azione, e dopo una campagna elettorale giocata sul tema rifiuti. Non è finita: per il congresso regionale di Azione di gennaio, si parla di Alessio D’Amato, ex assessore alla Sanità zingarettiano, poi uscito dal Pd in contrasto con la linea politica della segreteria, considerata troppo subalterna al M5s, e già candidato alla carica di governatore per il centrosinistra nel febbraio scorso. Ma il nome di D’Amato, oggi consigliere regionale e ieri uomo della gestione efficiente della Sanità laziale in fase pandemica, ricorre nei ragionamenti in prospettiva, si dice nei corridoi di Azione, anche in vista delle future Europee, per un’eventuale casella di capolista. “No alla politica dei salotti, sì alla concretezza e alla chiarezza d’idee”, aveva detto D’Amato uscendo dal Pd.

 

Se si concretizzasse una futura candidatura europea, l’ex assessore farebbe parte di una sorta di trio ex zingarettiano ai posti di combattimento: il Pd sta infatti pensando, da un lato, per il Parlamento europeo, proprio all’ex governatore Nicola Zingaretti, e dall’altro a Marta Bonafoni, luogotenente di Elly Schlein a Roma e consigliera regionale che ha alle spalle una lunga militanza femminista e nelle lotte contro il caporalato. La possibile triade laziale ricreerebbe a Strasburgo un gruppo di lavoro rodato, al di là dell’attuale diversa appartenenza partitica, ferma restando la difficoltà dell’impresa per chi deve superare la soglia di sbarramento. Ma da qualche giorno Azione respira: i sondaggi Swg che vedono in calo Fratelli d’Italia, danno in crescita le creature calendiane e renziane, pur se separate. 
 

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  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.