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Meloni in Vaticano. S'avvicina il Giubileo del 2025 e il governo si dà da fare

Matteo Matzuzzi

Mega incontro oltretevere tra la premier (seguita da una folta delegazione) e le alte sfere vaticane. L'obiettivo è accelerare sui lavori per l'evento in programma tra due anni. Ma serviranno altri incontri

Bilaterale in Vaticano tra Italia e Santa Sede. Oggetto della discussione: il Giubileo del 2025. Giorgia Meloni si è portata una delegazione più che folta: oltre al sottosegretario Alfredo Mantovano, c’erano i ministri dell’Interno, degli Esteri, dell’Economia, delle Infrastrutture, della Cultura, della Salute, del Turismo, della Protezione civile. Quindi, il governatore del Lazio, il sindaco di Roma e l’ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede.

Il Vaticano era rappresentato dal segretario di stato, il cardinale Pietro Parolin, mons. Rino Fisichella, il sottosegretario del dicastero per l’Evangelizzazione, il sostituto della Segreteria di stato, il segretario per i Rapporti con gli Stati, l’assessore per gli Affari generali, il vicesegretario generale del Governatorato, il direttore delle Infrastrutture e servizi e il vicedirettore dei Servizi di Sicurezza e protezione civile. Insomma, si è fatto sul serio.

Il comunicato della Santa Sede dà conto della durata della riunione (un’ora e mezza) e sottolinea che “le parti hanno espresso gratitudine per la collaborazione tra l’Italia e la Santa Sede e attesa per un evento che potrà dare un contributo spirituale e culturale alla città di Roma e al paese”. Serviranno però ulteriori incontri, soprattutto per “seguire l’andamento dei lavori”.

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  • Matteo Matzuzzi
  • Friulsardo, è nato nel 1986. Laureato in politica internazionale e diplomazia a Padova con tesi su turchi e americani, è stato arbitro di calcio. Al Foglio dal 2011, si occupa di Chiesa, Papi, religioni e libri. Scrittore prediletto: Joseph Roth (ma va bene qualunque cosa relativa alla finis Austriae). È caporedattore dal 2020.